Canada

Non c’è pace per la scuola,
protesta e contagi

TORONTO – La notizia che nelle prossime settimane ci sarebbero stati tagli al personale docente del Toronto Caholic District School Board (TCDSB), ai genitori proprio non è andata giù. Ieri, un gruppo di mamme e papà degli studenti delle scuole del provveditorato cattolico hanno quindi organizzato una protesta che ha preso il via davanti alla Saint Pius X Catholic School che si trova nelle vicinanze di Jane e Bloor Street.

La pandemia di Covid-19 sta mettendo a dura prova genitori, ragazzi e insegnanti ed i previsti tagli al numero dei professori annunciati dal TCDSB – che in sostanza si traducono in classi più affollate – non possono che rendere ancora più difficile la situazione, soprattutto in tempo di Covid. Dal canto suo, il provveditorato si difende affermando che è difficile trovare i fondi necessari per pagare gli stipendi di un numero imprecisato di insegnanti: non si tratta solo di problemi legati alle iscrizioni – ha dichiarato il provveditorato – ma anche di questioni legate alle restrizioni causate dalla pandemia e dal numero dei contagi negli istituti scolastici. In realtà, la notizia dei licenziamenti, ha colto di sorpresa i genitori dei ragazzi e le motivazioni sulla necessità di operare tagli all’organico, sono al momento molto vaghe.

Nel frattempo l’Ontario ieri ha segnalato 280 nuovi casi di Covid nelle sue scuole che portano il totale a 1.867. Tra gli studenti i nuovi contagi sono 257, gli insegnanti infetti 18 e 5 i membri del personale non docente.

In termini di percentuali, sono oltre il 16% le scuole dell’Ontario dove sono state segnalate infezioni di Covid: nelle due settimane i contagi rilevati sono stati 1.450.

Secondo quanto riportato dal governo sul suo sito, le scuole dove si è verificato almeno un caso sono 808 su un totale di 4.844 mentre rimane chiusa la Monsignor Leo Cleary Catholic School di Courtice dove inizialmente ci sono stati 11 infezioni. Ad essere stati costretti a passare dalle lezioni in presenza alla didattica a distanza sono gli studenti di 291 classi.

A Toronto, in particolare, i bambini in età scolare rappresentano in questo momento la quota più alta di casi di Covid-19 di qualsiasi fascia demografica ma secondo il Medical officer of Health della città Eileen de Villa la maggior parte delle infezioni viene contratta al di fuori delle scuole: de Villa, ha dichiarato che il tasso di casi tra i bambini di età compresa tra i quattro e gli 11 anni è aumentato costantemente da quando le scuole hanno riaperto all’inizio di questo mese e ora si attesta a 64 per 100.000, rispetto al 57 per 100.000 la scorsa settimana.

“È importante notare che la maggior parte dei contagi rilevati nei bambini fino ad oggi sono isolati, quelli che possono essere messi in relazione con un focolaio sono pochi. La fonte di infezione è quindi la loro casa – ha concluso de Villa – di conseguenza è fondamentale che i genitori si facciano vaccinare per aiutare a garantire che le scuole rimangano aperte”.

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