Canada

“La Nato deve essere
pronta a combattere”

TORONTO – La guerra della Russia contro l’Ucraina preoccupa tutto il mondo. Il timore che il conflitto possa allargarsi ad altri Paesi aleggia nell’aria in modo sempre più forte. È di questi giorni un sondaggio dal quale emerge che quasi tre quarti dei canadesi credono che gli alleati della Nato dovrebbero prepararsi all’intervento militare anche se metà spera in una risoluzione diplomatica.

Fin dai primi giorni dell’aggressione russa l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (Nato) ha manifestato la sua solidarietà all’Ucraina sotto forma di rifornimenti, armi e sanzioni ma non ha dispiegato truppe per il combattimento. “Questa è la prima volta in cui la gente dice: ‘Date una possibilità alla diplomazia e alle sanzioni, ma preparatevi a questo potenziale coinvolgimento militare’”, ha affermato Christian Bourque, vicepresidente responsabile di Leger.

Sono il 49% i canadesi che ritengono ancora possibile una soluzione diplomatica della guerra, ma il 64% ha affermato che il conflitto tra Ucraina e Russia si protrarrà per molti anni.

Sulla possibilità che le sanzioni possano piegare la Russia molti nutrono seri dubbi. Mentre il 65% dei canadesi ha affermato che i governi dovrebbero imporre sanzioni più severe contro la Russia, anche se ciò significa prezzi della benzina più elevati per i paesi occidentali, il 62% ha convenuto che le sanzioni danneggiano principalmente il popolo russo e non direttamente il presidente russo Vladimir Putin. A credere che la guerra economica riuscirà a convincere Putin a tornare sui suoi passi è solo il 35%.

Quel che traspare dal sondaggio è che questo è un conflitto particolarmente sentito, in Europa come nel resto del mondo. I canadesi sembrano capire che la posta in gioco è alta e temono sempre più che questo possa degenerare in una guerra mondiale.

Con il passare del tempo si fa sempre più forte in circa tre quarti dei canadesi interpellati in quest’ultimo sondaggio, l’idea che la situazione possa potenzialmente portare a una terza guerra mondiale. Quando il conflitto è scoppiato alla fine di febbraio, invece, a temere il coinvolgimento degli altri Paesi era il 66%. Per di più quasi la metà delle persone interpellate nei giorni scorsi – il 47% per l’esattezza – afferma di ritenere che Putin utilizzerà armi nucleari se la guerra non andrà come desidera. “Il fattore paura è alto”, ha detto Bourque.

Ai sensi dell’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, un attacco a un Paese della Nato è considerato un attacco a tutti i paesi della Nato e tutti devono contribuire a ripristinare la sicurezza.

Secondo il rilevamento, circa due terzi dei canadesi ritengono che l’Ucraina dovrebbe poter entrare a far parte della Nato, una mossa questa, che potrebbe trascinare i paesi alleati in un conflitto diretto con la Russia.

Dal canto suo l’Ucraina, attualmente considerata un partner della Nato, ha ripetutamente chiesto di aderire al trattato e ha persino sancito tale obiettivo nella costituzione del paese nel 2019.

Per quanto riguarda chi vincerà il conflitto, il 41% degli intervistati ammette di non saperlo e il restante 59% è diviso. La Russia vincerà la guerra secondo il 27% di coloro che hanno risposto, mentre il 33% crede che l’Ucraina scaccerà con successo dal suo territorio gli occupanti russi.

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