Canada

Inflazione, il 52% dei canadesi
a rischio povertà

TORONTO – La crescita dell’inflazione preoccupa sempre più i canadesi. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos il timore di non poter mettere cibo in tavola per sfamare la propria famiglia attanaglia il 52% delle persone.

La rilevazione, condotta per Global all’11 al 16 marzo, ha messo in evidenza che ad essere preoccupati di non avere abbastanza soldi per acquistare il cibo necessario sono sei canadesi su 10. Un numero, questo, che è aumentato di 16 punti percentuali rispetto a un sondaggio simile condotto a novembre, quando il tasso annuo di inflazione era del 4,7%. Da allora, secondo gli ultimi dati di Statistics Canada, è salito al 5.7%, registrando l’aumento di un intero punto percentuale. E gli economisti affermano che con la guerra in corso in Ucraina, che mette sotto pressione i prezzi alla pompa e nei reparti di generi alimentari, l’inflazione probabilmente non ha raggiunto ancora il picco.

Darrell Bricker, ceo di Ipsos Public Affairs, ha detto a Global News che l’ultimo sondaggio evidenzia una “trasformazione drammatica” delle preoccupazioni dei canadesi. Mentre la pandemia sembra attenuarsi, le grandi apprensioni come il cambiamento climatico e l’assistenza sanitaria stanno scendendo in classifica mentre l’erosione dell’accessibilità economica sale in testa. “Quello che stiamo vedendo ora è un’agenda dominata da questioni economiche davvero urgenti, principalmente il costo della vita”, ha affermato Bricker.

Le preoccupazioni di non riuscire a mettere il cibo in tavola sono più alte tra le famiglie con bambini: il 68% dei genitori dichiara di essere inquieto. Più del 60% delle persone di età compresa tra i 18 e i 54 anni che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di essere ansioso per l’aumento del costo dei generi alimentari: la percentuale diminuisce per coloro che rientrano nella fascia di età over 54.

Secondo Bricker a dover fare i conti con l’aumento del costo della vita sono soprattutto i giovani, le persone meno abbienti e quelle con bambini.

Da notare che l’ansia dettata dall’inflazione che galoppa non è diffusa in modo uniforme in tutto il paese. Circa il 71% dei residenti del Saskatchewan e del Manitoba, così come il 69% di quelli dell’Atlantic Canada, ha affermato di provare ansia al pensiero di non poter garantire i pasti alla propria famiglia. Al tempo stesso, le preoccupazioni sono state più basse nella costa occidentale: il 51% dei residenti in British Columbia ha affermato di non essere per niente spaventato o di esserlo pochissimo per l’impatto dell’inflazione sul prezzo della spesa.

Il sondaggio ha evidenziato anche che quasi un intervistato su quattro (24%) afferma di essere completamente al verde e di non poter pagare più per le proprie necessità mentre l’11% dei canadesi dichiara di poter assorbire “facilmente” l’aumento dei costi. Ad essere convinto di poter gestire la pressione inflazionistica con “alcuni aggiustamenti” alla propria spesa è circa il 37% mentre un ulteriore 28% afferma di dover mettere in atto “cambiamenti importanti” per poter fronteggiare i prezzi più alti.

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