TORONTO – La lotta agli incendi, che stanno mettendo in ginocchio British Columbia e Northwest Territories, non conosce pause. I vigili del fuoco continuano a combattere una serie di roghi significativi nel sud della British Columbia. Secondo il BC Wildfire Service sono 325 i pompieri dispiegati nell’incendio di Bush Creek East nella regione di Shuswap, mentre il fumo pesante nell’area continua a impedire l’uso di bombardieri ad ala fissa per combattere il rogo.
Il Columbia Shuswap Regional District ha confermato martedì che l’incendio ha costretto l’evacuazione di 11.000 persone e distrutto edifici come la caserma dei pompieri di Scotch Creek. Ma nelle prossime ore è previsto un po’ di sollievo con l’arrivo di temperature più basse, sui 18 gradi circa, e forti temporali per l’area. Si prevede però che il tempo piovoso sarà accompagnato da possibili fulmini e raffiche di vento verso nord fino a 50 chilometri orari.
Intanto la provincia ha revocato le restrizioni di viaggio verso la maggior parte delle comunità dell’interno meridionale, restrizioni che però rimangono in vigore per West Kelowna.
Secondo il BC Wildfire Service, ci sono 378 incendi attivi nella provincia. Molti sono concentrati nel sud della B.C. e ci sono diversi roghi degni di nota nella regione di Okanagan.
Non è migliore la situazione nei Northwest Territories. Nonostante l’ordine di evacuazione sia ancora in vigore, molti residenti cercano di rientrare nelle proprie abitazioni.
Il sindaco di Yellowknife, città particolarmente colpita dall’emergenza, ha ribadito ieri che non non è sicuro per i residenti tornare a casa nella città pur facendo presente che i funzionari stanno lavorando a un piano di rientro. Bisogna tenere ben presente, ha detto il sindaco Rebecca Alty, che un incendio continua a bruciare a circa 15 chilometri di distanza.
“Naturalmente, la domanda che tutti si pongono è ’quando potremo tornare a casa?’ – ha detto Alty – il piano di ritorno si compone di due parti. Abbiamo iniziato la nostra pianificazione venerdì e continueremo a lavorarci finché non potremo far rientrare tutti i residenti. Sfortunatamente, per ora, non è sicuro tornare”.
Alty ha affermato che l’incendio è ancora classificato come una minaccia per la città.
Non è diversa la situazione a Hay River, dove un rogo sta bruciando a pochi chilometri di distanza.
“Le fiamme sono a circa otto chilometri da Hay River, all’estremità meridionale del Great Slave Lake, e i vigili del fuoco hanno detto che si aspettano condizioni più calde e secche e venti mutevoli – ha detto il sindaco Kandis Jameson – continuiamo a lavorare per rendere il ritorno degli abitanti agevole quando sarà sicuro farlo”.
Nella foto in alto, fiamme a West Kelowna (Instagram kylebrittain)
