Canada

Il sindaco Watson:
perdemmo il controllo
della zona rossa
nel cuore di Ottawa

TORONTO – Durante l’occupazione del centro di Ottawa le autorità semplicemente persero il controllo della zona rossa. L’ammissione è arrivata ieri per bocca del sindaco uscente Jim Watson (nella foto sopra, dal suo profilo Twitter) della Capitale durante la sua deposizione alla commissione d’inchiesta sull’utilizzo da parte del governo della legislazione d’emergenza. In primo momento il consiglio comunale così come la polizia capitolina si aspettavano che la manifestazione del Freedom Convoy sarebbe durata pochi giorni e si sarebbe conclusa nel fine settimana.

In realtà l’occupazione del centro storico di Ottawa si protrasse molto di più, con lo stesso sindaco costretto a dichiarare lo stato d’emergenza il 6 febbraio, circa una settimana dopo l’arrivo dei manifestanti e la decisione da parte degli organizzatori della protesta di utilizzare i loro veicoli per bloccare le arterie principali nel centro di Ottawa.

“Perdemmo il controllo di quell’area – ha dichiarato Watson – e il risultato di questo è stata l’illegalità nella zona rossa durante la manifestazione”: si tratta di un’area di tre chilometri quadrati nel centro della città che comprendeva Parliament Hill e un certo numero di aree residenziali. “Ripeto – ha ribadito ieri – nella zona rossa regnava l’illegalità. La gente faceva feste. C’erano fuochi aperti. Venivano lanciati fuochi d’artificio che erano un pericolo di incendio per gli edifici storici nel centro della città. I manifestanti molestavano le persone nei ristoranti, strappando loro le maschere”.

Watson rincarato la dose. “Queste non sono storie inventate. Questi sono tutti fatti documentati durante l’occupazione del convoglio”.
In una nota inviata al premier dell’Ontario Doug Ford durante le proteste Watson ha scritto che la protesta era “equivalente a una guerra psicologica”.

“Abbiamo avuto alcune persone che ballavano sulla Tomba del Milite Ignoto. Avevamo altre persone che urinavano sui Memoriali militari. Avevamo un gruppo che è andato a rubare i pasti per i senzatetto allo Shepherds of Good Hope”.

La galleria degli orrori e degli sfregi da parte degli occupanti prosegue nella sua drammatica sequenza. “Abbiamo assistito a scene terribili, come quando è stato messo il cartello sulla fine dell’obbligo vaccinale sulla statua di Terry Fox. È stato un comportamento completamente spregevole da parte di questi individui”.

Mentre Ottawa non è estranea alle proteste, ha detto che la stragrande maggioranza dei manifestanti del convoglio “non è stata rispettosa”. “Penso che loro stessero danneggiando la loro causa, francamente: avere delle persone che si fanno strada con prepotenza per ottenere un pasto gratuito, era semplicemente ripugnante”.

Nella testimonianza di ieri, emerge anche il rapporto problematico con il governo provinciale, in particolare con il premier Doug Ford.

Secondo Watson, specialmente nella prima fase dell’occupazione, il governo non fece abbastanza per aiutare le autorità di Ottawa. Una posizione questa condivisa anche dal primo ministro Justin Trudeau. “Doug ford – si legge in una trascrizione di una telefonata – si sta nascondendo dalle sue responsabilità per ragioni politiche”.

La commissione sta esaminando le circostanze che hanno portato alla dichiarazione di emergenza del 14 febbraio e le misure adottate per affrontare la protesta, che ha visto l’occupazione di un’area del centro di Ottawa vicino a Parliament Hill.

La testimonianza di Watson arriva pochi giorni prima delle elezioni municipali di Ottawa di lunedì prossimo, in cui non è in corsa per la rielezione.

Le udienze dovrebbero durare sei settimane e includere la testimonianza di 65 testimoni, tra cui funzionari governativi, agenti di polizia e organizzatori di convogli.

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