Canada

Il prezzo della benzina
vola verso i 2 dollari

TORONTO – Brutte notizie per i canadesi. I prezzi della benzina volano alle stelle e raggiungono livelli mai visti prima d’ora nel Paese. Sono aumenti, questi, che colpiscono pesantemente i cittadini, già fiaccati dalla crisi pandemica, che è diventata, inevitabilmente, crisi economica.

Le tensioni geopolitiche in corso nell’Europa orientale sono alla base dell’aumento della scorsa settimana del costo del carburante di 25 centesimi al litro: dallo scorso lunedì il prezzo medio di un litro di benzina nella GTA è aumentato da 1,58,9 a 184,9 dollari. E questo, secondo il presidente di Canadians for Affordable Energy Dan McTeague, è solo l’inizio, è “la quiete prima della tempesta”.

Non è destinato, quindi, a fermarsi l’aumento dei prezzi nei distributori di benzina. McTeaque dice infatti che “i residenti continueranno a soffrire quando andranno a far benzina poiché i riverberi della decisione della Russia di invadere l’Ucraina continuano a far salire il prezzo del greggio Brent”.

Non c’è spazio per previsioni rosee, tutt’altro. McTeaque afferma di aspettarsi che il petrolio si avvicini ai 150 dollari al barile nel giro di poche settimane, e questo farà sì che il costo della benzina superi i 2 dollari al litro.

Recentemente – alla fine di febbraio per la precisione – il costo di un barile di petrolio era di 95 dollari ma ha superato in un baleno i 120 dollari a causa del timori che gli Stati Uniti avrebbero tagliato le importazioni di petrolio dalla Russia, che rappresenta circa il 5% dell’approvvigionamento del paese. “Questa è davvero solo la quiete che precede la tempesta perché penso che ci stiamo dirigendo verso i 150 dollari al barile di petrolio e ciò significherà che i prezzi della benzina saliranno facilmente a $ 2 al litro probabilmente già nelle prossime settimane a meno che le cose tra Ucraina e Russia non cambino radicalmente”, ha detto McTeaque.

McTeaque ha dichiarato a CP24 che inizialmente pensava che i prezzi del carburante non avrebbero raggiunto $ 1,90 al litro prima di una o due settimane, ma ora si aspetta che quella soglia venga toccata già questa settimana, a cominciare da un aumento di tre centesimi previsto per mercoledì che spingerà il prezzo alle pompe a una media di 1,88 dollari al litro.

E mai come in questo caso calza a pennello il detto “piove sul bagnato”: un aumento pianificato della carbon tax da otto a 11 centesimi al litro a partire dal 1º aprile, avverte il presidente di Canadians for Affordable Energy, potrebbe anche gonfiare ulteriormente i costi.

Una situazione spiacevole, questa raffica di aumenti della benzina, per le tasche degli automobilisti: numerosi funzionari – il sindaco di Brampton Patrick Brown è tra questi – hanno chiesto al governo federale di sospendere per ora l’aumento dell’accise.

“Tre settimane fa, durante le consultazioni sul bilancio, ho raccomandato alla Commissione Finanze che sarebbe una buona idea almeno congelare l’aumento – ha detto McTeaque – l’anno scorso, proprio durante questo periodo, la benzina in tutto il paese era di circa 1,24 dollari al litro, i 60 centesimi aggiuntivi ora vengono tassati al 13%. Forse dovrebbero rimborsare parte di quella GST, specialmente alle persone che stanno attraversando un momento difficile, che navigano in cattive acque. Come sappiamo, questo si riverserà in altre aree dell’economia, in particolare per quelli di noi che non guidano, sul costo del cibo e in altre aree. È inevitabile e penso che i governi non abbiano scelta, devono trovare il modo di rallentare la corsa al rialzo dei prezzi”.

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