Canada

I contagi corrono nelle scuole,
in arrivo i test PCR

TORONTO – Covid-19 e scuola. Il legame, quest’anno, sembra essere più forte che nel 2020.

Sono i numeri a darci il quadro della situazione: l’anno scorso alla fine di ottobre, dall’inizio dell’anno scolastico nelle scuole pubbliche sono stati rilevati 1.966 casi. Quest’anno i contagi nello stesso lasso di tempo sono ben 4.454. La colpa, dicono i medici, è da imputare alla variante del coronavirus Delta che alcuni studiosi hanno scoperto essere contagiosa come la varicella.

Le infezioni dovute al virus ieri sono state 80 (75 studenti, 4 insegnanti e un membro dello staff non docente) mentre le scuole della provincia che hanno riportato almeno un caso sono 500: due rimangono chiuse. Il 37% dei casi attivi in tutta la provincia vengono messi in relazione con le scuole e gli asili nido.

Riuscire a tenere sotto controllo il dilagare delle infezioni è molto importante. Ieri, il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce, ha annunciato che a partire dal 15 novembre la provincia fornirà a tutte le scuole finanziate con fondi pubblici una fornitura di kit di test da portare a casa.

Il governo afferma che i test possono essere utilizzati da studenti e personale che mostrano sintomi di Covid-19 o da chiunque nel sistema scolastico sia considerato un contatto ad alto rischio di un caso confermato.

Alla base di questa decisione, ha assicurato un funzionario del governo, c’è il desiderio di semplificare i test in modo che i genitori possano farli a casa anzichè doversi recare in una clinica.

I kit consisteranno in test di reazione a catena della polimerasi (PCR), che richiedono l’elaborazione in un laboratorio provinciale ed i risultati sono disponibili in genere da 24 a 48 ore.

Il programma di test PCR fai-da -te – che interessa 3.700 scuole – si va ad aggiungere ai programmi istituiti di recente a Toronto e Ottawa, guidati dagli ospedali. Dal 15 novembre basterà che i genitori di un bambino sintomatico ritirino il test dalla scuola, lo portino a casa ed infine lo consegnino a un centro che lo analizzerà.

I test PCR sono più accurati nel rilevare il virus che causa il Covid rispetto ai test rapidi che forniscono un risultato in pochi minuti.

Definendolo un approccio “test-to-stay”, il governo afferma che grazie a questa iniziativa si ridurrà la necessità di chiudere le scuole in cui si è verificata un’epidemia per un periodo di due settimane.

Lecce ha anche annunciato che richiederà al personale scolastico non vaccinato di sottoporsi a test rapidi dell’antigene tre volte alla settimana, un aumento rispetto all’attuale regime di test due volte alla settimana.

E questo è un chiaro segnale che il governo non ha affatto intenzione di imporre la vaccinazione obbligatoria agli insegnanti e al personale scolastico.

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