Canada

Funerali Elisabetta e Nazioni Unite,
Trudeau lascia a casa i problemi

TORONTO – Si apre una settimana carica di eventi internazionali e Justin Trudeau si può lasciare alle spalle i tanti problemi che gravano sul suo governo.

Oggi il primo ministro parteciperà a Londra al funerale della Regina Elisabetta II, insieme ad oltre 500 tra capi di Stato e di governo, dignitari e politici di tutto il mondo.

Il viaggio a Londra, tra l’altro, ha avuto anche alcuni risvolti bilaterali, con gli incontri di ieri tra lo stesso Trudeau, il primo ministro dell’Australia Anthony Albanese, il premier ucraino Denys Shmyhal e il nuovo primo ministro inglese Liz Truss.

Dopo la trasferta londinese, il leader liberale raggiungerà New, dove dal 20 al 22 settembre è in programma la 77ª sessione plenaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tanti i temi sul tavolo della discussione, che verranno affrontate dalle singole delegazioni nazionali. Si parlerà, ovviamente, della volatile situazione internazionale, con il conflitto in ucraina che continua a destabilizzare l’intero assetto geopolitico mondiale, le sanzioni contro Mosca e il conseguente braccio di ferro sui prodotti energetici, a partire dal petrolio e dal gas russo.

Il portavoce di Trudeau ha rilasciato una dichiarazione dicendo che il primo ministro canadese parteciperà all’apertura del dibattito generale ad alto livello nella sessione martedì, osservando che il leader liberale evidenzierà il lavoro che è stato svolto in Canada per affrontare la crisi globale della sicurezza alimentare che ha seguito l’invasione russa dell’Ucraina.

Trudeau quindi prenderà parte al “Christchurch Call Summit”, sempre in programma domani – insieme al primo ministro neozelandese Jacinda Ardern e al presidente francese Emmanuel Macron – dove ribadirà l’impegno del Canada a eliminare i contenuti terroristici e violenti estremisti online. Un tema questo molto sentito a Ottawa, la cui importanza è astata ribadita la scorsa settimana quando è stato presentato un rapporto che confermava come il Canada negli ultimi anni avesse subito un crescente numero di cyberattacchi provenienti dall’estero.

Mercoledì, il primo ministro parteciperà a una conferenza organizzata dal Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, contro la tubercolosi e contro la malaria.

Trudeau ospiterà anche un incontro con i caraibi e i partner regionali per promuovere il sostegno alla stabilità e allo sviluppo sostenibile di Haiti: il Paese caraibico non si ancora ripreso dal devastante terremoto che colpì l’isola nel 2010, nel quale si calcola siano morte dalle 100mila alle 160mila persone. La delegazione canadese includerà il ministro degli Esteri Melanie Joly, il ministro dello Sviluppo internazionale Harjit Sajjan e il ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici Steven Guilbeault.

Trudeau si lascia quindi alle spalle, almeno per qualche giorno, i problemi e le tensioni di queste settimane. Da un lato il governo è stato criticato a lungo per il suo presunto immobilismo sul fronte inflazione, con gli ultimi provvedimenti annunciati la scorsa settimana bollati come poco incisivi e tardivi. Dall’altro il nuovo leader dell’opposizione Pierre Poilievre ha rivitalizzato il partito, mentre Jagmeet Singh non nasconde i malumori dei ritardi del governo sul piano dentale nazionale.

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