TORONTO – Quella che da mercoledì pomeriggio fino a ieri mattina ha coperto Toronto e buona parte dell’Ontario meridionale, è stata una nevicata di quelle capaci di paralizzare la vita dei residenti. Residenti che appena qualche giorno prima, l’8 febbraio per la precisione, hanno dovuto già fare i conti con 15 centimetri di neve e tutti i disagi che ciò comporta.
Sono stati oltre 20 i centimetri di neve caduti al suolo tra mercoledì sera e ieri, la più grande nevicata da marzo del 2023. Scuole chiuse, riduzione delle corse del GO Transit e del TTC, alcuni voli cancellati al Toronto Pearson International Airport, consegna della posta sospesa in tutto l’Ontario. La città ha dichiarato lo “stato di emergenza per la neve”. Fino alle 8 di ieri mattina, Toronto Pearson ha registrato 27 cm di neve.
Il Toronto District School Board e il Toronto Catholic District School Board, tra molti altri consigli scolastici nella Greater Toronto Area, ieri sono rimasti chiusi.
Da giorni Toronto si preparava alla tempesta invernale in piena regola annunciata dai meteologi.
Il direttore dei servizi di trasporto della Città di Toronto, Vincent Sferrazza, ha affermato che le operazioni di sgombero della neve e spargimento di sale antighiaccio sono andate avanti per tutta la notte. Alle 8 di ieri mattino, tutte le strade principali erano state spalate almeno due volte e un primo giro di pulizia era stato fatto nelle strade secondarie e i marciapiedi.
“A causa degli accumuli significativi e della pioggerellina che ha fatto seguito delle ultime ore, la neve sarà molto pesante. E di conseguenza, dovremo continuare a spalare per tutto il giorno e fino a venerdì”, ha detto Sferrazza.
Ad ogni angolo di strada ci sono ora piccole montagne di neve, cumuli che con le temperature ben al di sotto dello zero, sono simili a ghiacciai. Sferrazza, a questo proposito, ha detto che la città condurrà anche operazioni di rimozione della neve lunedì.
“La neve viene raccolta e portata in uno dei nostri siti designati o nelle discariche apposite”, ha aggiunto Vincent Sferrazza.
Gli automobilisti, ieri, sono stati invitati anche a non mettersi sulle strade per consentire la rimozione della neve ed evitare code lunghe e stressanti.
Ma non è solo la neve a creare problemi di ordine pratico a Toronto così come ad Ottawa e in altre parti della provincia. Ieri, al termine della nevicata, forti venti si sono alzati in Ontario, riducendo la visibilità.
I meteorologi consigliano però di non abbassare la guardia dal momento che questo fine settimana è prevista un’altra tempesta di neve.
I residenti di Toronto e della GTA, hanno detto, avranno una pausa temporanea oggi ma un’altra tempesta invernale potrebbe essere in procinto di colpire la regione.
Sebbene il pronostico sia soggetto a cambiamenti, si prevede che la neve cadrà nelle prime ore di sabato mattina, con possibili 8 cm entro il pomeriggio mentre altri 5-10 cm arriveranno in serata. La neve continuerà a scendere senza sosta durante la notte fino a domenica.
È ancora troppo presto per determinare l’impatto preciso della tempesta del fine settimana, tuttavia, i meteorologi prevedono fino a 20 cm di neve in più a Toronto entro domenica, causando disagi a chi appresta a viaggiare in questo fine settimana del Family Day.
La massima diurna di sabato a Toronto è prevista a -2 °C, anche se si percepirà più vicina a -5 °C con il vento gelido. Farà ancora più freddo domenica, con una massima diurna prevista di -6 °C, che si percepirà più vicina a -13 °C. Venti forti e gelidi persisteranno anche durante la giornata di lunedì. Questo inverno, insomma, non fa sconti a nessuno.
Nella fotogallery qui sotto, alcune foto scattate dai giornalisti del Corriere Canadese: Francesco Veronesi, Mariella Policheni e Marzio Pelù
More Articles by the Same Author:
- Furti di auto nei parcheggi degli hotel: otto arresti, recuperati 18 veicoli
- La causa contro i giganti dei social media TikTok, Snap e YouTube si farà
- Rimozione piste cilabili, Cycle Toronto chiede un’ingiunzione
- Dazi, l’Ontario risponde: sovrattassa del 25% sulle esportazioni di energia elettrica verso gli Usa
- City Hall-Cupe Local 79, accordo in extremis