Canada

Blocco notizie,
il Corriere Canadese
chiede l’intervento
del Competition Bureau

TORONTO – Il Competition Bureau deve intervenire sulla controversa decisione di Meta di bloccare le notizie proveniente dagli organi di informazione canadesi. È quanto chiede ufficialmente il Corriere Canadese in una lettera inviata allo stesso Competition Bureau del Canada, nella quale si mette in luce l’esigenza di un duro intervento delle autorità contro la decisione che coinvolge piattaforme come Facebook e Instagram che rischia di soffocare il settore dell’informazione.

Numerosi altri media, tra i quali la Cbc, hanno avanzato la medesima richiesta al Competition Bureau. Il Corriere Canadese si fa quindi portavoce della comunità di origine italiana nella strenua difesa del diritto alla libera informazione che rischia di venir violato dalla serrata voluta dalla compagnia guidata da Mark Zuckerberg.

La questione ruota attorno alla nuova legge approvata dal parlamento federale, la C-18, che entrerà in vigore a partire dal prossimo dicembre e che obbliga i Big Tech come Meta e Google a pagare una giusta quota per gli editori dei media le cui notizie sono liberamente fruibili sul web e sui social media. Un provvedimento, quello del governo Trudeau, che ha trovato un’accesa opposizione da parte dei giganti del web.

Nel frattempo Google sta per lanciare Genesis, un strumento di Intelligenza artificiale pensato per il settore giornalistico, che sarebbe in grado di scrivere notizie in forma di articolo. Un’ulteriore minaccia alla libera informazione e al lavoro di verifica certosina dei fatti e delle fonti effettuato dai giornalisti professionisti.

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