TORONTO – Gli studenti sono tornati nelle aule mercoledì ma un nutrito numero di insegnanti è rimasto a casa. È emergenza nei provveditorati scolastici della GTA che si stanno affrettando ad assumere supplenti per rimpiazzare i docenti assenti a causa, dicono, “dell’alto numero di contagi o contatti con persone infette di Covid-19”.
Ma l’assenteismo dei docenti che viene totalmente imputato al Covid in realtà potrebbe anche essere in parte dovuto al fatto che non abbiano rispettato il protocollo per il Covid-19. Il Corriere ha inviato email al riguardo sia all’Executive Officer (A), Government, Public & Community Relations del Toronto District School Board (TDSB) Ryan Bird che alla Chief of Communication del Toronto District School Board (TCDSB) Shazia Vlahos senza ottenere, fino al momento in cui andiamo in stampa, alcuna risposta.
Al Toronto District School Board, le assenze di 3.722 docenti e insegnanti di sostegno, hanno causato non pochi problemi. In media, l’assenza giornaliera di personale è di circa 3.119 dipendenti. La difficoltà a reperire supplenti per le classi scoperte è stata enorme e circa il 60 per cento dei posti è rimasto vacante.
Nei casi in cui non era necessaria la supervisione degli studenti, sono state utilizzate strategie come l’impiego di altro personale nella scuola, inclusi membri dello staff non docente.
Il Toronto Catholic District School Board ha invece registrato la mancanza di 434 insegnanti elementari e 215 insegnanti delle scuole superiori: il tasso di assenza giornaliera è stato dell’11%.
Non è stata diversa la situazione negli altri provveditorati della GTA che hanno dovuto correre ai ripari in tutta fretta per garantire almeno la presenza di un supplente o di qualcuno in grado di sorvegliare i bambini.
Il Durham Catholic Board ha riferito di essere riuscito a colmare in parte la lacuna di 154 dei suoi 1.443 insegnanti con 45 docenti e di 67 dei 295 membri del personale di sostegno con 39 sostituti.
Simile situazione nelle scuole del provveditorato cattolico di Hamilton-Wentworth mentre il consiglio scolastico pubblico di Hamilton è riuscito a far fronte al 90% dei posti vacanti con supplenti.
La riapertura delle scuole con annessa la carenza di insegnanti era già stata prevista da molti provveditorati. Patrick Daly, presidente dell’Ontario Catholic School Trustees’ Association, ha affermato che prima che i bambini tornassero in classe in presenza, serpeggiava “una profonda preoccupazione tra i consigli scolastici cattolici per quanto riguarda il livello di assenze dovute alla malattia o all’isolamento del personale venuto a contatto con persone contagiate”.
Nel frattempo numerosi genitori ha espresso preoccupazione per le mascherine di stoffa fornite dal governo Ford agli studenti che sono ritornati a scuola: secondo loro, queste, non sono della misura giusta. Le mascherine inoltre, possono essere lavate solo 20 volte. Il governo, dal canto suo, dichiara che tutti i provveditorati hanno ricevuto mascherine di due dimensioni e che sono in arrivo altre scorte di varie misure.