Canada

Armi e violenza domestica, pressing su Ottawa

TORONTO – Associazioni e gruppi di difesa delle donne sono sul piede di guerra e chiedono al governo liberale di passare dalle parole ai fatti emanando, ad esempio, regolamenti e direttive importanti nell’ambito della legislazione sulle armi da fuoco approvata l’anno scorso. A dicembre, il Parlamento ha approvato un disegno di legge governativo che include nuove misure per tenere le armi da fuoco lontane dalle mani dei perpetratori di violenze domestiche. Un disegno di legge destinato inoltre a consolidare le restrizioni sulle pistole, aumentare le pene per il traffico di armi da fuoco e frenare le pistole fantasma fatte in casa con la stampante 3D.

Ora un briefing dettagliato approvato da varie organizzazioni interessate esorta il governo ad adottare le normative necessarie per attivare misure volte a porre fine alla violenza intima. “Crediamo davvero che alcune di queste misure faranno la differenza nel proteggere le donne – ha affermato Suzanne Zaccour, direttrice degli affari legali per la National Association of Women and the Law, uno dei gruppi che hanno redatto il briefing inviato ai principali ministri federali – ecco perché crediamo che queste sezioni importanti debbano entrare in vigore il prima possibile”.

La nota sollecita il governo a emettere un ordine del giorno per rendere effettive le modifiche alla legge sulle armi da fuoco nel disegno di legge relative alla violenza domestica, vale a dire:

¬ la sottosezione 6.1, che rende un individuo non idoneo a detenere una licenza per armi da fuoco se è soggetto a un ordine di protezione o è stato condannato per un reato che comporta violenza;

¬ la sottosezione 70.1, che obbliga un responsabile delle armi da fuoco che ha ragionevoli motivi per sospettare che un titolare di licenza possa aver commesso violenza domestica o stalking a revocare la licenza entro 24 ore;

¬ e la sottosezione 70.2, che revoca automaticamente la licenza di un individuo che diventa soggetto a un ordine di protezione e gli impone di consegnare le proprie armi a un agente di polizia entro 24 ore.

La nota richiede anche nuove misure normative per garantire la conformità a un requisito precedentemente introdotto per i venditori di armi da fuoco di verificare la validità della licenza di un potenziale acquirente. “Ci sono stati molti casi in cui un individuo con una licenza revocata o scaduta è riuscito ad acquistare un’arma da fuoco che ha poi usato contro un partner o un ex partner”.

Tra quelli che hanno approvato le raccomandazioni ci sono i sostenitori del controllo delle armi PolySeSouvient, Canadian Doctors for Protection from Guns, la Canadian Federation of University Women, Ending Violence Association of Canada, Women’s Shelters Canada, YWCA Canada, Danforth Families for Safe Communities, Fédération des femmes du Québec e Fédération des Maisons d’Hébergement pour Femmes au Québec.

(Foto tratta dal sito www.domesticshelters.org)

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