Canada

Appalti miliardari a compagnie di Nativi senza alcun controllo

TORONTO – Appalti miliardari concessi dal governo federale a compagnie e imprese native senza i necessari controlli. È quanto è stato scoperto da un’inchiesta pubblicata ieri in esclusiva da Global News, nella quale si indaga su un programma federale, chiamato Procurement Strategy for Indigenous Business (PSIB), attivato per aiutare le imprese guidate dagli indigeni e che distribuisce qualcosa come 1,6 miliardi di contratti pubblici. Il primo requisito per poter partecipare alla gara di appalto, è proprio quello dell’appartenenza alle First Nations, ai Métis, o agli Inuit: il programma stabilisce che le popolazioni indigene devono avere il 51% della proprietà e del controllo dell’azienda.

Indigenous Services Canada (ISC), che attualmente esamina i candidati, e i dipartimenti che lo hanno preceduto risalenti al 1996, non hanno sempre richiesto carte di stato o altri documenti ai fornitori fino al 2022,

Negli anni passati le aziende erano tenute a firmare un’attestazione che confermava la loro appartenenza indigena: in alcuni casi ci sono stati dei controlli per verificare quanto dichiarato. Una prassi che ora non verrebbe più utilizzata. Il governo Trudeau ha indirizzato miliardi di dollari alle imprese indigene negli ultimi due anni, ma non ha mai affrontato i problemi di fondo del PSIB. Il programma è stato recentemente criticato dai parlamentari federali delle opposizioni per pratiche di controllo negligenti che potenzialmente consentono alle imprese non indigene di sfruttare il sistema a spese delle imprese indigene e delle loro comunità.

In assenza di un controllo coerente, ci sono state segnalazioni diffuse di imprese non indigene che utilizzano metodi discutibili per aggirare i requisiti minimi del PSIB. I presunti schemi includono una società non indigena che paga una persona che si identifica come indigena per fingere di essere il suo proprietario o che utilizza una società indigena come copertura per accedere al PSIB. I leader e le organizzazioni indigene hanno avvertito i funzionari federali che le “società di comodo” si avvantaggiano del PSIB dal 1999, ma l’ISC non ha colmato queste lacune. Inoltre, le linee guida del programma non definiscono chiaramente chi si qualifica come indigeno, e il ministro dei servizi indigeni Patty Hadju ha dichiarato alla a febbraio che il controllo è molto impegnativo e dispendioso. Sono in gioco miliardi di dollari di fondi pubblici – e i tentativi di riconciliazione economica di Ottawa.

A partire dal 2022, il governo Trudeau ha ordinato ai lavoratori federali di un massimo di 96 dipartimenti di iniziare ad acquistare almeno il cinque per cento di tutti i beni e servizi dalle imprese indigene.

I contratti assegnati alle imprese indigene sono saliti alle stelle da 100 milioni di dollari nel 2018 a 1,6 miliardi di dollari – il 6,3% di tutta la spesa federale ammissibile – nell’anno fiscale 2022-2023, vanta un recente rapporto del governo.

Poche informazioni sono disponibili pubblicamente sulle aziende indigene o presunti tali che hanno avuto accesso a questo programma.

Nel 2019 i leader indigeni hanno chiesto che queste informazioni fossero pubblicamente. L’ISC ha confermato che esaminerà questa richiesta ma senza impegni precisi.

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