TORONTO – Ambiente, difesa, rilancio dell’economia, iniziative di carattere sociale. Il tutto, con il crollo delle spese destinate all’opera di contrasto della pandemia. Sarà una Manovra molto diversa rispetto agli ultimi due anni, quella che verrà presentata a Ottawa dal ministro delle Finanze Christya Freeland esattamente tra una settimana. Nei budget del 2020 e del 2021 la maggiore voce di spesa è stata quella relativa al Covid-19, con le due finanziarie che hanno portato a un rosso di bilancio che non ha precedenti nella storia canadese.
Stando agli ultimi calcoli effettuati proprio dal ministero delle Finanze, il deficit nazionale è arrivato alla quota monstre di 354,2 miliardi di dollari.
La legge di bilancio di quest’anno, invece, rappresenterà un cambio di marcia da parte del governo Trudeau. Certo, la battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita, visto che il Canada si trova nel bel mezzo della sosta ondata della pandemia alimentata dal boom di casi di Omicron 2. Ma la situazione generale è completamente mutata rispetto allo scorso anno, grazie alla minore virulenza della sottovariante e agli alti livelli di vaccinazione della popolazione canadese.
Nel budget del 7 aprile, comunque, saranno presenti ancora delle misure legate alla pandemia, ma le voci di spesa saranno molto più variegate rispetto all’ultimo biennio.
È evidente che la grande instabilità geopolitica provocata dall’invasione russa dell’Ucraina avrà un peso specifico anche nella manovra finanziaria del governo. I partner della Nato – gli Usa in particolare – continuano nel loro pressing su Ottawa e su altri Paesi per il progressivo aumento delle spese militari: attualmente il Canada destina l’1,4 per cento del suo Prodotto interno lordo alla difesa, con l’obiettivo di arrivare al 2 per cento entro breve tempo. Il costo, secondo il Parliamentary Budget Officer, sarebbe di almeno 20-25 miliardi di dollari annuali.
Nella nuova legge di bilancio saranno presenti nuove misure di tutela dell’ambiente già anticipate – almeno parzialmente – dal governo questo settimana. Nel budget poi troveranno posto alcune misure promesse dal primo ministro Justin Trudeau al leader dell’Ndp Jagmeet Singh in quel patto di legislatura che ha blindato il governo fino al 2025: tra queste, quello della creazione di un piano nazionale per la cura dei denti dei canadesi a basso reddito.
Il bugdet 2022, poi, rappresenta il primo vero banco di prova dell’accordo tra i liberali e i neodemocratici annunciato la scorsa settimana.
Sarà interessante vedere se l’Ndp voterà integralmente le misure presentate dal ministro Freeland o se invece presenterà in maniera autonoma degli emendamenti con eventuali modifiche.
I conservatori, dal canto loro, sono sul piede di guerra nei confronti dell’esecutivo.
I tory, infatti, non hanno ancora digerito il patto di legislatura siglato dai due partiti del centrosinistra, un accordo che se rispettato rimanderebbe il futuro voto nel 2025.
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