TORONTO – Campagna elettorale al via in Ontario, con l’ombra minacciosa dei dazi doganali degli Stati Uniti che potrebbero attivarsi già da questo sabato. Il premier uscente Doug Ford, che ha deciso di porre fine alla 43ª legislatura con un anno e mezzo di anticipo, ha scelto Windsor come prima tappa del suo tour elettorale, una decisione simbolica vista l’intenzione di impostare l’intera campagna sulla necessità di un forte mandato da parte degli elettori per fare fronte ai nuovi venti protezionistici che arrivano dal Sud del confine in concomitanza con il cambio di guardia alla Casa Bianca.
“Siamo di fronte a una minaccia gravissima – ha dichiarato Ford – è per questo motivo che ho deciso di chiedere un forte, solido e deciso mandato di quattro anni agli elettori dell’Ontario”. Il presidente americano Donald Trump ha confermato che a partire dall’1 febbraio imporrà dazi doganali del 25 per cento su tutti i prodotti canadesi in entrata nel mercato americano, con il governo canadese pronto a rispondere con una serie di controdazi. Questo scenario, considerato catastrofico da buona parte degli economisti, porterà con sé conseguenze devastanti che si sentiranno in tutti i comparti produttivi della nostra economia, aprendo le porte a una nuova ondata inflazionistica e a una probabile recessione.
Come era facile aspettarsi, i partiti d’opposizione hanno preso di mira il leader del Progressive Conservative per la decisione di ricorrere al voto anticipato in un momento di grande incertezza. La leader del Partito Liberale Bonnie Crombie ha attaccato duramente Ford, per una “elezione inutile, che costerà ai contribuenti 175 milioni di dollari”. L’ex sindaco di Mississauga ha deciso di lanciare la propria campagna elettorale da Barrie affiancata da Rose Zacharias, presentata come una delle candidate di punta in corsa per un seggio a Queen’s Park.
Zacharias è l’ex presidente dell’Ontario Medical Association e questo chiarisce ancora una volta come la leader liberale voglia impostare la propria campagna elettorale in vista del voto del 27 febbraio sul tema della Sanità e alle numerose inadempienze dei servizi che vengono erogati. “Oltre due milioni di persone in Ontario non hanno il medico di base – ha sottolineato ieri la Crombie – e presto questo numero salirà a tre milioni, se teniamo conto dei medici che entro breve andranno in pensione. Ford invece di affrontare i problemi del nostro sistema sanitario ha deciso di sperperare denaro pubblico per queste elezioni completamente inutili”. Secondo l’ex deputata liberale, inoltre, l’annuncio di 1,8 miliardi di dollari per la Sanità fatto lunedì scorso dal ministro Sylvia Jones è “troppo poco e troppo tardi”, un provvedimento che sa tanto di promessa elettorale, quando “questo governo ha avuto sette anni per affrontare i problemi della nostra Sanità e non ha fatto assolutamente nulla”. Crombie ha quindi promesso, in caso di vittoria alle prossime elezioni, il massimo impegno del suo futuro governo per eliminare “il caos che incombe sul sistema sanitario dell’Ontario”, riportando competenza e meritocrazia così come vogliono i residenti dell’Ontario.
Marit Stiles invece ha lanciato il suo tour elettorale a Toronto, nel distretto di Regent Park. La leader dell’Ndp ha ovviamente presso di mira il premier uscente, accusandolo di opportunismo per la decisione di ricorrere alle elezioni anticipate. “Nelle prossime settimane – ha dichiarato – abbiamo il potere di cambiare le cose qui in Ontario. Abbiamo il potere di voltare pagina dopo sette anni di Doug Ford, combattere contro le minacce di Donald Trump con una vera leadership e conquistare un governo che è dalla vostra parte. Di fronte alle minacce di Trump alla nostra economia e alla nostra sovranità, lotteremo per garantire la sicurezza delle famiglie lavoratrici dell’Ontario attraverso un forte programma di protezione del reddito. Sosterremo una risposta tariffaria forte, intelligente e dura che colpisca duramente”.
“Come prossimo Premier dell’Ontario – ha continuato – esorterò il governo del Canada a trovare alleati nel mondo democratico, dentro e fuori il Canada, che stiano insieme. Il vostro voto ha un potere reale. Si può votare per proteggere le famiglie lavoratrici dalla minaccia dei dazi. Potrete votare per assumere più medici, costruire più case, sistemare le nostre scuole e per rendere la vita più accessibile”.
Tutti i numeri delle elezioni provinciali
Gli elettori dell’Ontario si recheranno alle urne il 27 febbraio per eleggere 124 deputati provinciali e il nuovo governo della Provincia. Al momento della dissoluzione della 43ª legislatura, il Progressive Conservative di Doug Ford poteva contare su 83 mp, seguito dall’Ndp di Marit Stiles con 31 deputati e il Partito Liberale di Bonnie Crombie con 8. Attualmente a Queen’s Park siedono anche un deputato del Green Party e un parlamentare indipendente.
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