TORONTO – Il patto di legislatura siglato da Justin Trudeau e Jagmeet Singh avrà un effetto positivo per il Paese. È quanto ritiene la maggioranza relativa dei canadesi secondo un sondaggio presentato ieri da Abacus Data. Nell’istantanea fornita dall’istituto demoscopico si mette in luce come i canadesi abbiano promosso l’accordo tra il Partito Liberale e l’Ndp firmato la scorsa settimana, secondo il quale le due formazioni politiche si impegnano a sostenere il governo in carica fino al giugno del 2025. Stando ai dato presentati da Abacus, il 64 per cento del campione è a conoscenza dell’accordo, con un altro 36 per cento che non segue la politica e non sapeva della firma del patto di legislatura.
Limitando l’indagine a coloro che erano a conoscenza dell’accordo, il 48 per cento degli intervistati giudica positivamente l’annuncio perché questo è destinato a garantire stabilità interna in una fase caratterizzata da una grande instabilità geopolitica provocata dall’invasione russa in Ucraina. Il 25 per cento degli intervistati, al contrario, giudica negativamente l’accordo, il 17 per cento pensa che non vi sarà alcun tipo di conseguenza positiva o negativa mentre il 15 per cento non si è fatto un’idea precisa. Queste percentuali cambiano sensibilmente se il campione viene allargato a tutti gli intervistati, comprendendo anche coloro che non erano a conoscenza della firma: ma nella sostanza, le proporzioni rimangono le stesse, con il 48 per cento che promuove l’accordo e il 27 per cento che invece esprime un giudizio negativo.
Come era facile aspettarsi, la bocciatura dell’accordo arriva soprattutto all’interno dell’elettorato del Partito Conservatore, mentre il giudizio diventa più positivo tra gli elettori dei partiti di centrosinistra.
Tra i conservatori, il 50 per cento degli intervistati boccia senza se e senza ma il patto di legislatura tra Trudeau e Singh, il 33 per cento pensa che l’accordo non porterà alcun cambiamento positivo all’azione di governo dell’esecutivo in carica e solo il 17 per cento promuove l’intesa annunciata la scorsa settimana.
Nell’elettorato del Partito Liberale, invece, il 56 per cento degli intervistati giudica positivamente l’annuncio, il 36 per cento si pone in una posizione neutra mentre l’8 per cento vede di cattivo occhio il sostegno esterno dell’Ndp al governo Trudeau.
Nell’elettorato neodemocratico il 12 per cento degli intervistati boccia l’accordo, il 40 per cento lo promuove incondizionatamente mentre la maggioranza – il 48 per cento – non ha un’idea ben precisa e preferisce aspettare prima di dare un giudizio definitivo.
Se quindi la risposta dell’elettorato canadese all’accordo è stata sostanzialmente positiva per il primo ministro, non sono altrettanto lusinghiere le notizie che arrivano dalle intenzioni di voto registrate sempre nel sondaggio di ieri di Abacus.
Se si dovesse votare in questo momento, infatti, la maggioranza relativa dei voti – 33 per cento – andrebbe al Partito Conservatore, mentre i liberali non andrebbero oltre il 31 per cento delle preferenze.
L’Ndp si attesta al 17 per cento, il Bloc al 7 per cento, il People’s Party al 6 per cento e i Verdi al 4 per cento.
More Articles by the Same Author:
- Danielle Smith, fiducia dal partito e avanti con leggi sui transgender
- Singh salva Trudeau ancora una volta e “dà il via” al voto provinciale anticipato
- Pierre Poilievre entra a gamba tesa: i liberali non devono cambiare il loro leader
- Dalle parole ai fatti: mozione di sfiducia, Blanchet avvia le consultazioni
- Mercato immobiliare ancora stagnante nonostante i tagli dei tassi d’interesse