Canada

In arrivo 640mila dosi
ma la popolarità di Trudeau è crollata

TORONTO – La popolarità di Justin Trudeau è ai minimi dall’inizio della pandemia. La conferma arriva da un sondaggio presentato dalla Angus, il secondo in due settimane che registra un sentimento di malessere diffuso in Canada per la battuta d’arresto della campagna di vaccinazione contro il Covid-19.

Secondo l’indagine demoscopica presentata ieri, il 45 per cento dei canadesi promuove quanto fatto dal primo ministro e dal governo in questa delicata fase caratterizzata dalla seconda ondata della pandemia. La bocciatura invece arriva dal 52 per cento del campione preso in esame, con un 4 per cento degli intervistati che ammette di non avere un’opinione in merito.

I problemi che si sono moltiplicati a gennaio e febbraio, con le mancate consegne delle dosi di vaccino previste, hanno minato il livello di consenso del leader liberale. E un significativo indicatore arriva anche dal livello di approvazione del suo lavoro che arriva direttamente dagli intervistati che dichiarano di aver votato per il Partito Liberale alle ultime elezioni: appena il 21 per cento del campione si dichiara pienamente soddisfatto del primo ministro.

Insomma, all’interno della maggioranza continuano ad esserci dei problemi, con la campagna di vaccinazione di massa che non decolla e con l’ipotesi di voto anticipato – messa in cantiere alla fine dello scorso anno dallo stesso Trudeau – che sembra perdere credito con il passare dei giorni.

Ora resta da capire quale sarà la strategia dei partiti d’opposizione, che a Parliament Hill da un punto di vista numerico hanno in mano la possibilità di sfiduciare il governo e portare il Paese al voto in primavera.

Fino a qualche settimana fa erano gli stessi conservatori e neodemocratici a frenare sull’ipotesi di ritorno alle urne. Adesso, con le accuse e veleni sui ritardi e con il tasso di approvazione del primo ministro ai minimi storici, Erin O’Toole e Jagmeet Singh potrebbero anche essere tentati a forzare la mano dopo la presentazione del budget federale, atteso per fine marzo.

Nel frattempo Health Canada ha annunciato che questa settimana arriveranno nel nostro Paese circa 643mila dosi: 475mila dal- la Pfizer e 168mila da Moderna. Sempre la Pfizer, inoltre, invierà a partire da inizio marzo 445mila dosi a settimana. Nella tabella di marcia messa a punto dall’esecutivo liberale entro fine marzo dovranno essere consegnate 4 milioni di dosi.

Una volta che la campagna di vaccinazione di massa entrerà nel vivo, si assisterà a un progressivo aumento delle dosi consegnate: entro fine luglio sarà possibile la vaccinazione di 14,5 milioni di canadesi, mentre entro fine settembre – ha più volte dichiarato lo stesso Trudeau – saranno disponibili vaccini per tutti i canadesi che vorranno immunizzarsi contro il Covid-19.

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