Ontario

Nelle case di riposo dell’Ontario si continua a morire

TORONTO – Nelle case di riposo e di cura a lungodegenza dell’Ontario si continua a morire di Covid-19. È il caso della Sunnycrest Nursing Homes di Whitby (nella foto), dove – negli ultimi giorni – hanno perso la vita ben 27 residenti a causa del coronavirus. Da quando il focolaio dell’epidemia è stato segnalato, il 23 novembre scorso, addirittura ben 117 anziani ospiti sui 118 presenti nella struttura sono risultati positivi al Covid-19, insieme a 61 membri dello staff, che risiedono ed operano nella casa di cura situata nella regione di Durham.

Il consiglio comunale della città di Whitby – con voto unanime – ha chiesto alla speciale commissione provinciale per l’assistenza a lungo termine Covid-19 di aprire un’inchiesta sulla strage di anziani occorsa alla Sunnycrest.

A specifica domanda sulla questione, il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha ieri definito “davvero spiacevole” quanto accaduto nella struttura di Whitby, nelle ultime tre settimane. Lo stesso Ford ha ribadito che il suo governo intende stanziare 1,9 miliardi di dollari per un piano quinquennale volto a far assumere 27mila operatori di assistenza destinati alle case di cura ed a lungodegenza della provincia. Ma il piano dell’amministrazione provinciale guarda sino al 2024/5, quando – in realtà – l’emergenza è un dramma più che mai attuale.

Il parlamentare provinciale neodemocratico, Tom Rakocevic, sottolinea la drammaticità della situazione nelle case di riposo e di cura a lungodegenza dell’Ontario. “Questo sarà un Natale molto difficile per coloro i quali hanno perso i propri cari nelle case di cura a lungo termine” ha detto Rakocevic, in esclusiva, al Corriere Canadese.

“Dall’inizio di questa pandemia – ha proseguito Rakocevic – oltre 2.500 residenti nelle strutture di assistenza a lungo termine morti. La maggior parte erano anziani. Ancora oggi, la casa di cura Sunnycrest, a Whitby, sta vivendo un terribile focolaio in cui 117 residenti su 118 sono risultati positivi al Covid-19. Continuiamo a chiedere l’assunzione immediata di più personale per l’assistenza a lungo termine, ma il piano del governo richiederà fino a cinque anni per l’arrivo di nuovo personale. Le persone nell’assistenza a lungo termine hanno bisogno di aiuto ora, non tra 5 anni. Non possiamo permetterci di aspettare”.

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