Il Commento

YCDSB, invenzione di fatti inesistenti

TORONTO – La Sindrome del Re Sole – l’infame approccio di Luigi IV alla responsabilità e alla trasparenza, la filosofia di causa ed effetto, après moi le deluge – è viva e vegeta a tutti i livelli di governo. È un malaise che dovrebbe essere stroncato sul nascere.

L’ultima vittima è il Provveditorato Cattolico di York (YCDSB). Un’emittente televisiva locale sembra essere stata manipolata per trasmettere la visione dissidente di una persona sugli obiettivi educativi, sollecitata dalle riflessioni pubbliche del Ministro Calandra sul ruolo dei trustee e dei consigli scolastici. I genitori potrebbero voler rivedere il contesto che segue.

In base alla relazione di un investigatore indipendente, il Consiglio dei Trustee di York Catholic aveva accettato la conclusione che la trustee McNicol avesse agito in modo inappropriato nei confronti dei suoi colleghi. Il Consiglio ha poi votato per un provvedimento disciplinare nei suoi confronti, quasi due anni fa.

Nella riunione del Consiglio del 26 agosto 2025, la fiduciaria McNicol ha presentato tre mozioni il cui contenuto sembrava mirato a ottenere un risarcimento personale per i danni percepiti, da lei stessa causati nel 2022.

Il Consiglio ha difeso, in tribunale, le proprie decisioni contestate in sede di revisione giudiziaria del requisito tecnico amministrativo dei tempi per una decisione disciplinare come quella causata dalle azioni della stessa fiduciaria McNicol. Il Consiglio ha perso.

Il merito e la causa del provvedimento disciplinare imposto dal Consiglio, dopo che un investigatore indipendente ha riferito le sue conclusioni, non sono mai stati affrontati o confutati. McNicol rimane quindi sotto l’ombra di una condanna come imputata. Durante la riunione del 26 agosto, ha affermato che l’intera operazione è costata allo YCDSB oltre 700.000 dollari. La Presidente, Elizabeth Crowe, ha respinto l’accusa.

Ora, il 26 agosto, McNicol ha presentato le tre mozioni di cui sopra. Nessun fiduciario del Consiglio dei Trustee composto da dieci membri, compresi quelli considerati amici e alleati, ha appoggiato alcuna delle mozioni: nessuno.

Meno di due settimane dopo quella riunione, il 10 settembre (l’altro ieri), l’emittente televisiva in questione ha affermato di aver ricevuto un documento acquisito tramite la libertà di informazione (FOI) attestante l’importo effettivo di 207.998,03 dollari. Supponendo che ciò sia vero, chi ha ricevuto i soldi? Se non Mc Nicol, chi ha “approfittato” di questa farsa? Inoltre, come ha fatto un chiunque a eludere le questioni relative alla privacy, agli accordi di non divulgazione e ai violatori del codice di condotta che avrebbero dovuto rispettare per rivelare informazioni?

Sin dal 2022, la redazione del Corriere Canadese ha seguito tutti gli eventi che hanno portato alla revisione giudiziaria, inclusa l’udienza in tribunale. Ho partecipato di persona ai primi cinque mesi di incontri del Consiglio, quando attivisti progressisti ed anticattolici, guidati dal gruppo sindacale degli insegnanti locali (OECTA), cercarono di influenzare il processo decisionale del Consiglio. La sicurezza dovette essere rafforzata; la polizia fu chiamata a ciascuna di quelle riunioni. I genitori furono minacciati di espulsione.

La York Region è una municipalità in crescita. Così come lo sono i suoi sistemi scolastici. I cattolici sono circa il 24% dei residenti, hanno un proprio Provveditorato Scolastico, come previsto dalla Costituzione e dall’Education Act. La stragrande maggioranza dei contribuenti cattolici residenti a York è di origine italiana.

Durante tutti quegli incontri, come voluto e approvato dai genitori, si è parlato di alloggi per studenti, materiale scolastico, competenze degli insegnanti ed educazione secondo i valori cattolici. L’allora presidente del Consiglio, Frank Alexander (non italiano), condivideva questi valori. Fu lui a sollecitare l’indagine su McNicol e la conseguente censura.

La McNicol rispose con i suoi avvocati, che per coincidenza sono presumibilmente “avvocati dell’OECTA”. Il Corriere, all’epoca, contattò lo YCDSB, McNicol, l’OECTA e i due studi legali che presumibilmente rappresentavano il suo caso. Solo lo YCDSB rispose.

Il 10 settembre, solo l’OECTA era disponibile per l’emittente televisiva per “rispondere alle ultime notizie”.

A questo umile osservatore sembra che la sfida del ministro Calandra nel suo nuovo ruolo sia quella di buttare via l’acqua sporca ma salvare il bambino.

Nelle foto in alto: la trustee Theresa McNicol (foto: YCDSB) e, a fianco, la sede del Provveditorato (foto: Corriere Canadese)

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