Canada

YCDSB, il genitore di uno studente: “Il razzismo esiste ed è contro i bianchi”

TORONTO – Il cosiddetto “razzismo al contrario” esiste, ed è sistemico, proprio nel Paese che vorrebbe apparire, all’esterno, come la “patria dell’inclusività e dell’uguaglianza”. È il razzismo contro le persone bianche, di origine europea e magari pure di fede cristiana.

A denunciarlo (e dimostrarlo con i fatti) è stato, durante l’ultimo meeting del consiglio dei fiduciari del Provveditorato Cattolico di York (York Catholic District School Board), il genitore di un alunno di una delle scuole di quel distretto, che aveva precedentemente inviato il proprio intervento al Consiglio dei Fiduciari, chiedendo di poterlo leggere, così come prevede il regolamento.

Paolo Benedicti (nella foto sopra), questo il suo nome, ha esordito presentandosi. “Sono qui in qualità di padre di un giovane studente di questo distretto scolastico. Siamo una famiglia di immigrati, ci siamo trasferiti in Canada pochi anni fa, e non avrei mai pensato di trovarmi nella necessità di venire qui per alzare la voce e difendere i diritti fondamentali di mio figlio. Non in Canada, non nel Paese che dovrebbe essere la terra del multiculturalismo e dell’integrazione, ma che a quanto pare non lo è”.

Benedicti ha poi proseguito esponendo la prova di quanto detto: “La settimana scorsa ho ricevuto una comunicazione da questo Provveditorato in merito ai comitati consultivi per il censimento degli studenti, e leggendo l’elenco dei comitati qualcosa mi è saltato all’occhio: nessun comitato per gli studenti europei caucasici? Non esistono? Mio figlio non esiste? Non esiste il suo amico, appena fuggito dall’Ucraina, da una guerra?”.

“Ora – ha continuato Benedicti – , in uno scenario in cui è sotto gli occhi di tutti che l’unico razzismo sistemico in Canada oggigiorno è quello contro i cristiani bianchi e gli ebrei, e dove, di fatto, il mio bambino bianco, cristiano, biondo e dagli occhi azzurri non ha, di fatto, la stessa libertà di espressione dei suoi amati compagni di classe non bianchi, in questo scenario il vostro messaggio appare piuttosto chiaro: se appartieni all’etnia di coloro che hanno per primi costruito questo Paese, non ci interessa sentire la tua voce, non ci interessa conoscere la tua esperienza di vita, non ci interessano i tuoi sentimenti, non ci importa niente di te. È esattamente così che passa il vostro messaggio. Questo è puro razzismo, questa è discriminazione esplicita, disgustosamente perpetrata contro i bambini. Questo Provveditorato, indiscutibilmente, senza ombra di dubbio, sembra violare non solo i principi della nostra fede cristiana ma, a mio parere strettamente personale, forse anche alcuni dei fondamenti delle nostre Carte Canadesi dei Diritti e della Libertà”.

“E se questo era il vostro scopo – ha aggiunto Benedicti – , ok, buono a sapersi; altrimenti, credo che sia giunto il momento per tutti voi di confrontarvi profondamente con la vostra coscienza, con i vostri valori cristiani, con i vostri valori umani, e di fare la cosa giusta. Se sentite davvero il bisogno di categorizzare i nostri bambini in base all’etnia, allora dovete aggiungere la categoria mancante: bambini europei caucasici, perché esistono, perché tutti i bambini meritano la stessa attenzione, perché siamo uno in Cristo. E sono molto felice di essere qui nel Giorno della Verità e della Riconciliazione, in cui tutti riconosciamo che tutti i bambini sono importanti. Nonostante l’apparente opinione di questo Provveditorato”, ha concluso Benedicti.

Nessun fiduciario è intervenuto per commentare l’intervento di Benedicti.

Traduzione in Italiano (dall’originale in Inglese) a cura di Marzio Pelù

Qui sotto, il video dell’intero meeting (il discorso di Paolo Benedicti inizia a 46:15:00) – LO YCDSB HA RIMOSSO IL VIDEO DAL PROPRIO CANALE YOUTUBE NEL POMERIGGIO DI IERI  

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