Il Commento

Uno tsunami di cambiamenti nell’istruzione pubblica

TORONTO – Dopo anni di torpore amministrativo e accademico, il Ministero dell’Istruzione dell’Ontario sembra aver sviluppato il coraggio e la lungimiranza di fare la cosa giusta per coloro che sono sotto la sua tutela: i nostri figli e la società che alla fine guideranno.

Avremmo dovuto prevederlo a fine inverno/inizio primavera, quando il neo-nominato Ministro dell’Istruzione, Paul Calandra, il 23 aprile 2025, ha incaricato due studi di revisione contabile (PricewaterhouseCoopers LLP e Deloitte LLP) di condurre indagini finanziarie sugli affari di quattro “grandi” consigli scolastici. Nell’interesse della totale trasparenza, lo staff politico e ministeriale del Ministro Calandra ha pubblicato online i risultati [interi].

I “consigli nel mirino” sono il Toronto [Public] District School Board, TDSB, il Toronto Catholic District School Board, TCDSB, il Dufferin-Peel Catholic District School Board, DPCDB, e l’Ottawa-Carlton District School Board, OCDSB. La coltre di scetticismo si estenderà presto anche al resto dei 72 consigli scolastici della provincia.

In una dichiarazione scritta, il Ministro Calandra ha affermato: “Questi consigli hanno avuto molteplici opportunità di affrontare i loro problemi finanziari strutturali, e ripetutamente non ci sono riusciti. Genitori ed educatori si aspettano e meritano un sistema scolastico in cui le decisioni di spesa mettano gli studenti al primo posto. Quando i consigli scolastici non rispettano questo obbligo fondamentale, è mio dovere, in qualità di Ministro dell’Istruzione, intervenire“.

E così ha fatto. Tutti e quattro sono stati commissariati, cioè posti sotto “supervisione”. In pratica, ciò significa che i fiduciari non hanno più alcun ruolo finché il supervisore è in carica. Anche il personale amministrativo – la burocrazia del consiglio – è privo di autorità. Il Ministero ha praticamente affermato di non avere fiducia nella loro capacità di affrontare i problemi, trovare soluzioni o realizzare programmi sostenibili.

Gli investigatori hanno analizzato i dati degli ultimi quattro anni per supportare le loro raccomandazioni al Ministro. L’esercizio non è banale. Il piano di spesa del Ministero per il 2020-2025 impegna 39,306 miliardi di dollari di denaro pubblico (vedi grafico a torta qui sotto, https://www.ontario.ca/page/published-plans-and-annual-reports-2024-2025-ministry-education), l’80,3% del totale amministrato attraverso i consigli scolastici.

Questi, a loro volta, sono gestiti da “professionisti” (vedi la retribuzione dei cinque principali membri del personale del TCDSB, secondo la lista Sunshine dell’Ontario, 2025: scheda qui sotto). Tale personale risponde a fiduciari eletti pubblicamente che forniscono dichiarazioni di intenti e supervisione, soggetti solo alle autorità costituzionalmente obbligatorie, come il magistero negli enti cattolici.

Ciò nonostante, il TDSB sembra aver fatto affidamento sulla vendita di “proprietà” (attività non rinnovabili) per pareggiare i conti, respingendo circa il 50% delle raccomandazioni di gestione alternative solo negli ultimi due anni. Il TCDSB, da parte sua, ha triplicato il suo deficit annuale rispetto all’anno scorso, ha dichiarato il governo in un comunicato stampa.

Il Corriere segue da anni le pratiche di diversi consigli scolastici e delle loro “personalità”. Sembra ormai che le questioni che abbiamo evidenziato saranno di primaria importanza per tutti. Vale la pena ripetere che riprenderemo da dove eravamo rimasti, soprattutto perché enti terzi, incaricati dal governo, hanno definito i parametri per la strada da percorrere. Ormai ci si dovrebbe aspettare dimissioni a valanga.

Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù

Nella foto in alto, il Ministro dell’Istruzione dell’Ontario, Paul Calandra (da Twitter X – @PaulCalandra)

More Articles by the Same Author: