TORONTO – Si sa, l’antica città di Pompei, sepolta dalla furiosa eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è una fonte quasi inesauribile di testimonianze della vita della Roma imperiale. La materia vulcanica che ha coperto la città e le persone che la abitavano, infatti, ha conservato, quasi intatti, molti dei reperti che sono giunti fino a noi.

Forse i lettori ricorderanno, qualche mese fa, la straordinaria scoperta, balzata agli onori della cronaca, del Termopolio della Regio V, un’antica bottega, per molti aspetti simile agli odierni ristoranti fast food, in cui gli abitanti dell’epoca si recavano per acquistare cibo da consumare per strada.

Il ritrovamento del Termopolio ha colpito ricercatori, appassionati e pubblico per il suo eccezionale stato di conservazione e il valore artistico delle decorazioni. Gli archeologi hanno infatti persino rinvenuto resti di cibo dell’epoca, oggi frammenti ossei di animali e residui vegetali, conservatisi all’interno di anfore e recipienti che possono rivelarci ancora molto di come si viveva quotidianamente duemila anni fa.

Le decorazioni del Termopolio lasciano a bocca aperta: ai lati del bancone dove venivano vendute le pietanze si vedono rappresentati germani reali, un gallo e un cane dipinti con colori brillanti e con una tecnica e una verosimiglianza che sottolineano la ricchezza e la raffinatezza dell’antica città campana.

Questa scoperta, tuttavia, non è l’unica notizia che ha riguardato Pompei nelle ultime settimane. Infatti, lo scorso 9 febbraio, si è aperta a Roma, più precisamente all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, la mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana”.

L’evento, aperto ai visitatori fino al 9 maggio 2021, intende mettere in luce la fitta rete di relazioni e contatti che univano l’Urbe alla città di Pompei antica e il ruolo di spicco che quest’ultima rivestiva nell’economia dell’impero.

Organizzata con il supporto di Electa e con la collaborazione scientifica del Parco Archeologico di Pompei e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra mette in luce le tappe principali del rapporto tra le due città antiche.

“Pompei 79 d.C. Una storia romana” si sviluppa in un percorso di tre tappe: la fase dell’alleanza con Roma, quella della colonia romana e quella del declino. In questo viaggio figurativo nel tempo, i visitatori passeranno dall’assedio romano di Pompei al terremoto che sconvolse la città campana nel 62 d.C. per terminare con la tragica eruzione del 79 d.C. Circa 100 reperti, oltre a video e proiezioni virtuali, accompagneranno i visitatori in questo percorso.

La mostra è stata curata dall’archeologo Mario Torelli, scomparso poco tempo fa. Per ulteriori informazioni, si visiti il sito internet https://parcocolosseo.it/evento/al-colosseo-la-mostra-pompei-79-d-c-una-storia-romana/. La mostraPompei 79 d.C. Una storia romanaresterà aperta fino al 9 maggio.

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