La campagna entra nel vivo:
Ford a Timmins,
Horwath a Cambridge,
Del Duca si ferma

TORONTO – La campagna elettorale entra nel vivo in Ontario. Con i sondaggi che ancora una volta certificano l’ampio vantaggio del Progressive Conservative, i leader continuano a girare la provincia prendendo di mira i distretti elettorali dove esistono ancora possibilità di vittoria e presentando la rispettiva piattaforma elettorale.

Ieri il premier uscente Doug Ford ha raggiunto Timmins, dove si è soffermato sul tema dei trasporti e delle infrastrutture, un argomento particolarmente sentito in tutte le regioni del Nord Ontario. Il leader conservatore ha annunciato un investimento complessivo di 75 milioni di dollari per migliorare il trasporto stradale e ferroviario in questa zona, con il ripristino del servizio ferroviario passeggeri Northlander che collega Toronto e Timmins, Ont.

Ford ha anche promesso la riapertura del servizio ferroviario precedentemente chiuso estendendo il Northlander a Cochrane e aggiungendo un punto di collegamento al servizio Polar Bear Express a Moosonee, Ont.

Il servizio ferroviario Northlander è stato cancellato nel 2012 dall’allora governo liberale, che all’epoca disse che era troppo costoso sovvenzionarlo. Durante la tappa della campagna di domenica a Timmins, Ford ha anche promesso che i Tories avrebbero investito 74 milioni di dollari per ricostruire la Highway 101 attraverso la città, descrivendola come un’arteria di traffico chiave per i settori minerario e forestale della regione.

Ieri Ford è stati l’unico leader di partito a lanciare un annuncio formale per la campagna programmata per la giornata.

La leader dell’Ndp Andrea Horwath ha invece ospitato un brunch per la festa della mamma a Cambridge. Questo è uno dei numerosi distretti in mano ai conservatori dove il divario tra i candidati è considerato recuperabile.

Nelle elezioni del 2018 la candidata del Progressive Conservative Belinda Karahalios aveva conquistato il seggio: in seguito la deputata è stata espulsa dal partito per le sue posizioni contro il lockdown e le altre misure di contenimento del Covid attivate dal governo per frenare il contagio durante la pandemia

Questa è una delle tante cavalcate in cui l’NDP è arrivato a una distanza impressionante nelle elezioni del 2018 e spera di vincere questa volta.

Il leader liberale Steven Del Duca,k invece, ieri si è preso una giornata di riposo. Sabato l’ex ministro dei Trasporti e della Sanità durante l’amministrazione Wynne aveva annunciato l’intenzione di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid nel libretto delle immunizzazioni necessario per frequentare le scuole pubbliche in Ontario. Si tratta di un annuncio controverso e divisivo, su un tema che nei mesi scorsi ha provocato polemiche a non finire: resta da capire se la proposta avrà un tornaconto in termini di sostegno o se, al contrario, si rivelerà controproducente.

Nel frattempo, in questo processo di avvicinamento alle urne – si voterà il 2 giugno – continuano ad essere pubblicati sondaggi che misurano lo stato di salute elettorale dei singoli partiti. L’ultimo, quello di Mainstreet Research realizzato il 6 maggio, conferma come il Progressive Conservative sia ancora il partito da battere.

La formazione politica guidata da Doug Ford, se si dovesse votare in questo momento, si attesterebbe attorno al 38,3 per cento, il Partito Liberale raggiungerebbe quota 29,1 per cento, mentre l’Ndp non andrebbe oltre il 24,5 per cento.

La forbice tra conservatori e grit si allarga e va al 9,2 per cento, mentre nella proiezioni dei seggi il partito di Ford è abbondantemente sopra quota 63, il numero minimo di parlamentari provinciali per poter formare un governo di maggioranza.

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