Il Commento

Tutti contro tutti, ma a chi giova?

TORONTO – Il dado è tratto.

Lunedì il Primo Ministro ha detto al suo caucus che stanno sbagliando strada: lui resterà. Idem per la “minaccia” del Bloc Quebecois di votare la sfiducia al governo. L’NDP aveva già rinnegato la sua spavalda minaccia di rinunciare alle promesse di sostegno a Justin Trudeau. La posizione dei Conservatori è chiara: quanto ancora potrà resistere il governo?

La realtà è che il tempo scorre. I partiti politici seri fanno due cose: (1) sviluppano politiche realizzabili, realistiche e attraenti per l’elettorato – una “visione” per alleviare e migliorare la condizione umana, e (2) mettono in atto un piano di comunicazione per integrare ciò che è sempre importante strategia ”porta a porta” – una squadra con un piano tattico per incoraggiare il voto.

Per ora, tutti i partiti hanno deciso di “testare” la “strategia di insultare e infangare” i loro concorrenti sia all’interno che all’esterno della Camera dei Comuni. L’attenzione negativa può “vendere”, ma erode tanto l’accusatore quanto l’accusato. Trudeau è ricorso a definire i Conservatori “omofobi” – alla Camera dei Comuni dove i parlamentari godono dell’immunità. I Conservatori ribattono con “bugiardo”; l’NDP con varianti di “corrotto”; il Blocco con insinuazioni di autori di politiche progettate per annientare la cultura del Quebec… e così via.

Considerando il calendario parlamentare e il calendario delle elezioni obbligatorie (ottobre ‘25), è molto improbabile che la Camera sopravviva alla fine di maggio 2025, in ogni caso.

I semi della colpa si mascherano come proposte di (a) correzione, (b) rivitalizzazione, (c) stimolo economico, (d) “politica sociale accessibile”, (e) [declino] della popolazione e (f) unità nazionale.

I Liberali hanno lanciato il vecchio, affidabile allarme: immigrazione fuori controllo. È alla base della crisi dell’accessibilità dell’istruzione post-secondaria, della crisi degli alloggi, della crisi dell’accesso alle cure mediche, della crisi per la carenza di manodopera, della crisi dovuta all’aumento della criminalità, della crisi causata dall’interferenza dei governi nazionali stranieri [cinese, indiano, russo] e di qualsiasi altra “crisi” – reale ed immaginaria. Per ragioni sconosciute alle persone razionali, qualcuno ritiene che questa sia una strategia vincente che conquisterà i nuovi canadesi delle comunità etnoculturali.

I Conservatori hanno rafforzato il loro “sloganismo” con un piano per tagliare l’HST dalle nuove abitazioni di un costo particolare, sperando così di abbassare il costo degli alloggi e rendere la proprietà immobiliare più accessibile. I liberali hanno risposto ancora una volta con un progetto per costruire una struttura ferroviaria ad alta velocità tra Toronto e Quebec City.

Pensa a chi viene preso di mira con questa “perla”. Personalmente, ho sostenuto tale progetto circa vent’anni fa come presidente di una [sotto]commissione della Camera sui trasporti. Ci vorrà del tempo e dello spazio per discutere di questa politica.

Non ci vorrà molto per discutere le proposte del Bloc Quebecois riguardanti l’aumento dei benefici sociali e sanitari per gli anziani [in Quebec]. Il Blocco non può essere serio: i costi proibitivi porteranno a un solo risultato nelle votazioni della Camera.

L’unica salvezza, a breve termine, per l’attuale governo è il sostegno dell’NDP, che sembra determinato a rendersi irrilevante.

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