Trump sui dazi: con il Canada accordo lontano
TORONTO – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha di certo peli sulla lingua e pochi giorni prima della scadenza dell’accordo del 1° agosto, ha dichiarato che “non ci siamo concentrati sul raggiungimento di un accordo commerciale con il Canada”.
Quel che traspare chiaramente è che Trump non nutre alcuna simpatia per il Canada e non intende arretrare neppure di un centimetro. “Non abbiamo un accordo con il Canada – ha detto – il 1° agosto arriverà e avremo concluso la maggior parte dei nostri accordi, se non tutti. Non abbiamo avuto molta fortuna con il Canada. Credo che il Canada potrebbe essere uno di quei Paesi in cui pagheranno i dazi e basta. Non si tratta di un vero e proprio negoziato”.
Al contrario, Trump aveva già affermato che era probabile che l’amministrazione raggiungesse un accordo con l’UE: ieri il presidente Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si sono incontrati a Turnberry, in Scozia e hanno raggiunto una intesa che prevede il 15% dei dazi sui prodotti europei. “Siamo molto vicini a un accordo con la Cina. Vorremmo fare un accordo con la Cina, vediamo come va”, ha dichiarato ieri.
Ed oggi a Stoccolma torneranno ad incontrarsi le delegazioni cinese ed americana per discutere del prolungamento della tregua commerciale che scade il 12 agosto.Trump si è anche detto soddisfatto della svolta con l’Australia, che ha recentemente allentato le restrizioni all’importazione che consentiranno agli Stati Uniti di venderle “una certa quantità” di carne bovina.
Con il Canada, invece, ha deciso di adottare una linea dura.
Il suo commento arriva il giorno dopo che Dominic LeBlanc, ministro per il Commercio con gli Stati Uniti, si è dichiarato incoraggiato a seguito di un incontro con il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick e un gruppo bipartisan di senatori.
LeBlanc ha affermato che i negoziati a porte chiuse con gli americani sono “complessi” e ha lasciato intendere che potrebbero non risolversi entro il 1° agosto. Quel giorno, ha promesso Trump, gli Stati Uniti imporranno una tariffa del 35% sulle merci canadesi che attraversano il confine. Tali dazi potrebbero aumentare ulteriormente in caso di altre ritorsioni da parte del Canada anche se sono limitate a una minoranza di beni non coperti dall’attuale accordo di libero scambio tra i due Paesi, che Trump ha firmato durante il suo primo mandato e che si è impegnato a rinegoziare l’anno prossimo.
Il Canada sta anche subendo il peso dei dazi di Trump su acciaio, alluminio e automobili, e il 1º agosto, sarà colpito dai dazi sul rame.
Trump ha reso pubbliche varie lettere indirizzate ai leader mondiali, rivelando i dazi che intende imporre sulle loro importazioni. “Quando queste lettere vengono inviate – sono lunghe una pagina e mezza – significa che è stato siglato un accordo. In sostanza, si tratta di un contratto”.
Anche il Canada ne ha ricevuta una che rivelava le tariffe del 35% previste per il 1° agosto, ma i negoziatori di Ottawa non hanno ancora trovato un punto d’incontro con le loro controparti statunitensi.
Il ministro LeBlanc ha affermato che Ottawa è ancora al lavoro per giungere a una intesa entro il 1° agosto.
In alto: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una foto tratta dal suo profilo Facebook