TORONTO – Gli Stati Uniti e l’Europa in futuro potranno raggiungere un accordo sui dazi. È questo l’auspicio condiviso di Donald Trump e Giorgia Meloni emerso ieri durante l’incontro del presidente americano con la premier italiana. Certo, sulla strada per arrivare all’eliminazione dei dazi è ancora in salita, ma la volontà da ambo le parti di sotterrare le asce di guerra è stata ribadita a più riprese durante la conferenza stampa nello Studio Ovale.
Durante il meeting l’inquilino della Casa Bianca ha sottolineato come “l’Italia sia il miglior alleato degli Stati Uniti in Europa, almeno fino a quando la Meloni resterà premier”. E per ribadire il legame che legli gli Usa con il Belpaese, il magnate ha accettato l’invito di andare in Italia fatto proprio dalla Meloni, con l’impegno – ma qui ovviamente mancano i dettagli – di un successivo incontro con gli altri leader europei.
Insomma, il vertice di ieri se doveva servire al disgelo tra i rapporti tra Stati Uniti e Europa, raffreddatisi nelle ultime settimane, è andato davvero a buon fine.
Per Trump, “la Meloni ha fatto un ottimo lavoro, è amata e rispettata da tutte e tutti e non posso dire la stessa cosa di altri”, sottolineando che Meloni “è diventa un’amica”.
“Abbiamo un ottimo rapporto personale e abbiamo parlato di commercio e altre cose durante il pranzo di lavoro”, ha aggiunto, “è davvero una persona speciale”.
Tra i vari temi in discussione, anche quello spinoso riguardo le spese militari per rispettare gli obiettivi della Nato. “L’Italia si presenta al prossimo vertice della Nato annunciando di aver aumentato le spese al 2% del Pil, come richiesto – ha precisato la premier – L’Europa, come sapete, è impegnata a fare di più, sta lavorando sugli strumenti per aiutare gli Stati membri” ad “aumentare la spesa per la difesa. Siamo convinti che tutti debbano fare di più”.
“Oggi, 17 aprile – ha poi continuato Meloni – è l’anniversario dell’accordo che permise a Cristoforo Colombo di fare il suo viaggio. Questo per ricordare che condividiamo un’altra lotta, contro l’ideologia woke che voglio cancellare dalla storia, ma anche la lotta alle migrazioni illegali, alle droghe sintetiche, come la piaga del Fentanyl”.
E su questo il presidente americano ha poi ricordato come gli Stati Uniti abbiamo attivato dazi del 25 per il Canada e il Messico proprio a causa delle droghe illegali che passano i confini e che raggiungono gli Stati Uniti. Un argomento questo – ricordiamolo – smentito dai numeri, visto che dal Canada la droga sequestrata è meno dell’1 per cento del totale.
La Meloni poi ha ribadito come l’Italia, nonostante la crisi dei dazi, voglia continuare a rafforzare i suoi rapporti commerciali con gli Stati Uniti.
“L’Italia dovrà aumentare le importazioni energetiche – ha sottolineato la presidente del Consiglio – le imprese italiane investiranno 10 miliardi” negli Usa e questo dimostra che “le rispettive economie sono interconnesse”.
Trump infine ha elogiato quanto fatto dalla Meloni sul fronte immigrazione. “L’Unione europea ha operato molto male sull’immigrazione e questo rappresenta un grosso problema, ma è evidente che almeno in Italia le cose stanno cambiando e la situazione sta tornando sotto controllo”.
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