Toronto

TCDSB, riconteggio dei voti:
questa è la legge,
fate come volete

TORONTO – L’azione, o la mancata azione, del Provveditorato non gli ha lasciato altra scelta che cercare un risarcimento in tribunale. Phil Horgan, consulente legale del candidato fiduciario Robert Pella, nel Distretto 1 del Provveditorato Cattolico di Toronto (TCDSB) ha emesso un avviso di applicazione presso la Corte Superiore dell’Ontario, insieme alle motivazioni, per un ordine di riconteggio delle schede elettorali votate nelle elezioni svoltesi il 24 ottobre.

Dato il margine di vittoria di un voto, sia il candidato che lo sfidante meritano la certezza che tutti i voti legittimi siano stati conteggiati e tutti i voti illegittimi siano stati scartati, ha affermato Horgan quando è stato contattato telefonicamente. È nell’interesse di tutti garantire la validità del risultato, ha aggiunto.

Horgan aveva presentato una richiesta scritta al TCDSB l’11 novembre, dopo aver ottenuto dal [Toronto] City Clerk informazioni rilevanti riguardanti lo svolgimento delle elezioni, le effettive procedure di voto ed i conteggi dei voti.

Nell’intervista vocale (e via e-mail), Horgan ha spiegato che “Mr. Pella vuole un riconteggio perché ci sono motivi per dubitare della correttezza dell’elezione nel Distretto 1 […inoltre…]. Anche le circostanze erano insolite. Pella era in testa con sette (7) voti, 2,139 contro 2,132, sulla base dei conteggi riportati fino a mezzanotte passata”.

… “Quindi, dopo le 2 del mattino, i risultati sono cambiati per mostrare Joseph Martino, il candidato uscente, avanti di un voto (2.148 a 2.147), tenendo conto del conteggio dei voti nelle case di cura a lungadegenza. Questi ultimi voti sono stati contati tra le 8:00 e la mezzanotte della sera delle elezioni.

Nella lettera dell’11 novembre al TCDSB, Horgan ha delineato i motivi per cui circa 259 voti richiedevano chiarimenti.

Il Comune, che ha la responsabilità di amministrare le elezioni, effettuerà un riconteggio automatico solo in caso di parità di voti. Il TCDSB ha il diritto di chiedere un riconteggio, ma non è legalmente obbligato a farlo, a meno che non vi sia parità di voti. Questo era già accaduto in passato; quindi c’è un precedente legale in Ontario per la guida del TCDSB.

Horgan afferma che sarebbe “la cosa giusta da fare” per il TCDSB chiedere formalmente un riconteggio. Ha citato un precedente caso trattato presso la Corte Superiore che prevedeva un’elezione con un voto, in cui il giudice che presiedeva ha stabilito quanto segue:

“La terminologia della legge di questa sezione concede al Provveditorato il diritto di richiedere un riconteggio. Non impone un obbligo legale. Ritengo, tuttavia, che in circostanze come queste in cui il voto è estremamente serrato, vi sia un dovere morale del Provveditorato di risolvere qualsiasi incertezza richiedendo un nuovo conteggio. Un conteggio corretto dei voti espressi è importante per tutti nell’area servita dal consiglio scolastico”. – Justice Wright, Re Chapman e Lake Superior Board of Education, 1986 CanLII 2847 (ON SC).

Frank D’Amico, vicepresidente del TCDSB, ha ipotizzato che la causa principale del problema potrebbe nascere dal fatto che il Comune dipende dalla tecnologia utilizzata per condurre le elezioni.

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