Toronto

Scatta la ribellione a City Hall
contro i super poteri
del sindaco Tory

TORONTO – È ormai una vera e propria rivolta nel consiglio comunale di Toronto contro i nuovi poteri attribuiti a John Tory. Prima della pausa per le festività invernali a City Hall un nutrito gruppo di consiglieri comunali ha apertamente sfidato il sindaco, denunciando la riforma entrata in vigore con il controverso Bill 39 e chiedendo pubblicamente al premier dell’Ontario Doug Ford di fare un passo indietro e abrogare immediatamente la nuova legge. Ma quali sono le ragioni che stanno alla base di un braccio di ferro a City Hall che non ha precedenti nella storia cittadina?

Il governo provinciale, su espressa richiesta dello stesso Tory, ha approvato questa nuova legislazione che nella sostanza affida ai sindaci delle due maggiori città dell’Ontario, Toronto e Ottawa, un lunga serie di nuovi poteri. Tra questi, la possibilità di porre il veto su numerose misure regolamentari, la facoltà di presentare il budget cittadino e il potere di governare la città senza la maggioranza assoluta dei 25 consiglieri comunali, ma con il semplice appoggio di 9.

Questi super poteri, come sono stati bollati dagli oppositori, mettono il sindaco in una posizione di preminenza rispetto a tutto il consiglio comunale: in passato il primo cittadino doveva essere in grado di assicurarsi una maggioranza per ogni singolo provvedimento, ora invece basterà l’appoggio di un terzo dei consiglieri. Guardando a quanto accaduto venerdì, Tory ha già dalla sua parte un drappello di consiglieri che ne faciliteranno i prossimi quattro anni di governo cittadino: la lettera aperta inviata a Ford, infatti, è frutto di una mozione approvata da 17 consiglieri, mentre altri 8 l’hanno bocciata.

“Penso – ha dichiarato la consigliera Amber Morley, che rappresenta il Ward 3, Etobicoke-Lakeshore – che sia importante per noi, come individui, come leader nella nostra società, opporci agli abusi di potere o all’eccessiva portata del potere”, ha detto in un discorso al consiglio. “Penso che questa sia un’opportunità per noi di chiarire le nostre richieste alla provincia su questo argomento. Questo disegno di legge non ha posto nella città di Toronto e in nessuna democrazia moderna nel mondo”.
Un portavoce del ministro degli affari municipali dell’Ontario, Steve Clark, ha detto che la provincia è in crisi abitativa perché non ci sono abbastanza case per soddisfare la domanda. “Ecco perché abbiamo approvato il disegno di legge 39, che consente ai nostri partner municipali di intraprendere azioni decisive sulla nostra priorità condivisa di costruire 1,5 milioni di nuove case nei prossimi 10 anni”, ha detto Chris Poulos in una nota.

Sempre a City Hall continua la polemica intorno al caos su Eglinton. Il consiglio comunale di Toronto ha dato il via libera a un’inchiesta pubblica e di una revisione da parte di terzi del travagliato Eglinton Crosstown LRT, ma l’indagine sarà ritardata fino al completamento del progetto.

Grande delusione quindi per i due consiglieri Mike Colle e Josh Matlow che avevano promosso la richiesta di un’inchiesta pubblica. “Questo fondamentalmente lascia Metrolinx fuori dai guai”, ha detto Colle, riferendosi alla tempistica della futura indagine.

Il progetto, iniziato più di 11 anni fa, ha visto la crescita esponenziale del costo – oltre 12,8 miliardi di dollari – e il mancato rispetto dei tempi previsti per la fine dei lavori. Matlow, che rappresenta il Ward 12, Toronto-St.Paul’s, ha detto che il ritardo bloccherà qualsiasi tentativo immediato di ottenere risposte per le molte persone che stanno soffrendo a causa dei ritardi che stanno affliggendo il progetto.

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