Cultura

“The Saints”, otto santi per Martin Scorsese

TORONTO – La figlia di Martin Scorsese, Francesca Scorsese, è attualmente co-regista della seconda stagione della docuserie The Saints di suo padre. Sarà co-regista insieme al padre, Matti Leshem, Rubin Stein e Devereux Milburn, e la produzione durerà fino al 5 agosto 2025. La prima stagione è andata in onda sulla piattaforma di streaming Fox Nation lo scorso novembre e ha messo in risalto le storie di San Giovanni Battista, San Sebastiano, Giovanna d’Arco e Padre Massimiliano Kolbe.

Descrivendo il progetto, Scorsese ha osservato: “Ho vissuto con le storie dei santi per tutta la vita, pensando alle loro parole e azioni, immaginando i mondi in cui hanno vissuto, le scelte che hanno dovuto affrontare, gli esempi che hanno dato”.

Gli ultimi tre episodi della prima stagione, pubblicati durante il periodo pasquale, hanno avuto come protagonisti Maria Maddalena, Mosè il Nero e Francesco d’Assisi. “Prima che Francesco d’Assisi entrasse nella luce di Dio, era un menestrello amante delle feste. Il figlio viziato di un ricco mercante di stoffe”, spiega il regista. La storia di Francesco d’Assisi inizia con le crescenti tensioni con la vicina Perugia che minacciano di sfociare in una guerra pericolosa.

Gli episodi sono ovviamente frutto di un’accurata ricerca e, sebbene i critici abbiano evidenziato alcune piccole inesattezze storiche, la serie nel complesso presenta un resoconto ampiamente fedele. Non sorprende che Scorsese abbia impiegato sette anni per mettere insieme il progetto, che includeva una visita all’Ordine Domenicano Irlandese di San Clemente a Roma per approfondire questioni di fede.

Il regista è così poco preparato sulle vite dei Santi e la loro storicità che ogni episodio si conclude con una tavola rotonda tra Scorsese e alcuni amici, tra cui un sacerdote, Padre James Martin, un accademico e un poeta-professore. “Forse il fatto che ci siano santi, che siano stati santi e che lo siano ancora è qualcosa che la nostra nuova generazione non coglie appieno. Perché non viviamo con loro. Quindi abbiamo pensato che questo fosse un buon tentativo di capire cosa sia e cos’è veramente la fede”.

Anche l’82enne regista non accenna a rallentare, avendo annunciato un altro film a tema religioso all’inizio di quest’anno: The Life of Jesus. La sceneggiatura è stata completata a gennaio di quest’anno ed è stata ispirata dal tempo trascorso da Scorsese con Papa Francesco alla “Global Aesthetics of the Catholic Imagination”, una conferenza che ha riunito artisti da tutto il mondo. Poco dopo aver incontrato il Papa, Scorsese ha dichiarato: “Ho risposto all’appello del Papa agli artisti nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo la sceneggiatura per un film su Gesù”.

Sebbene alcuni possano trovare sorprendente la devozione di Scorsese alla religione, il regista ha raccontato tempo fa la storia del suo breve periodo in seminario. Da adolescente frequentò il seminario [per un anno], ma fu ritenuto troppo distratto e alla fine fu espulso. Asmatico da bambino, non poteva praticare sport, così trovò rifugio nei cinema e nella Basilica di San Patrizio, la Vecchia Cattedrale. “C’era un’atmosfera speciale in quella cattedrale e mi piaceva. C’era pace interiore, e fuori non c’era altro che conflitti. La chiesa era qualcosa di molto speciale e la prendevo molto sul serio”.

“Martin Scorsese Presents: The Saints” è disponibile in streaming su Fox Nation. Potete guardarlo anche su Roku tramite Fubo e The Roku Channel

(Immagini per gentile concessione di Lionsgate Alternative Television)  

Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

 

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