TORONTO – In mezzo a mille incognite tra una settimana in Ontario riaprono le scuole. L’incertezza su come sarà quest’anno scolastico è simile a una cappa di piombo e grava su genitori, ragazzi, insegnanti, personale scolastico. Lezioni online o in presenza, protocolli – ancora poco chiari – da seguire, vaccinazioni, un’ondata di Covid, la quarta, che genera ansia ed ora anche il problema elezioni federali.
Sarà proprio questo il tema principale del meeting straordinario di questa sera indetto da cinque fiduciari scolastici del Toronto Catholic District School Board (TCDSB): i trustee dovranno discutere con urgenza la questione se sia consigliabile o meno per il provveditorato cattolico di Toronto consentire a Elections Canada di utilizzare alcune scuole cattoliche della città come seggi elettorali il 20 settembre. Prima della pandemia, le scuole in tutto il Canada, comprese quelle del TCDSB, sono state storicamente utilizzate come seggi elettorali nelle elezioni federali, provinciali e comunali ma ora la musica è cambiata. A causa della pandemia in corso e delle preoccupazioni causate dalla super contagiosa variante Delta, si teme che potrebbe non essere consigliabile che le scuole, senza restrizioni, vengano utilizzate come seggi elettorali nelle prossime elezioni federali. Il via vai di persone che si recheranno nelle scuole – frequentate da meno di due settimane dai ragazzi – non sembra essere una buona idea. Tutt’altro. Il temuto virus – che con fatica si cerca di tenere fuori dagli edifici scolastici – potrebbe entrarci tranquillamente. E potrebbe altrettanto tranquillamente infettare gli studenti quando nei giorni seguenti torneranno nei corridoi e nelle palestre che sono state usate come seggi elettorali.
Il Ministero dell’Istruzione ha però l’autorità, ai sensi dell’articolo 305, paragrafo 1, dell’Education Act, di regolamentare l’accesso alle scuole. Proteggere la salute dei ragazzi deve essere la priorità anche se il dio denaro – il board riceverebbe una cospicua somma di denaro dal governo – potrebbe far decidere di correre il rischio. In fondo, in pericolo, viene messa “solo” la salute dei bambini. Del problema elezioni nelle scuole se ne parlerà quindi questa sera: come garantire la sicurezza dei ragazzi e quali ulteriori misure bisognerebbe adottare per proteggerli, sono le domande chiave che necessitano di una valida risposta in mancanza della quale bisognerebbe dire no ai seggi elettorali nelle scuole.
E di tutela della salute dei ragazzi e sicurezza e misure di contrasto al Covid-19, in questa particolare e delicata situazione, ha parlato il Chief medical officer of health dell’Ontario Kieran Moore nella lettera inviata al Chief electoral officer of Canada Stéphane Perrault. Moore raccomanda che solo le scuole che soddisfano determinate condizioni siano prese in considerazione dai provveditorati e da Elections Canada per istituire seggi elettorali, in particolare nelle scuole elementari. I principali requisiti elencati sono: un percorso diretto al punto dove si trova il seggio elettorale, ingressi separati e la possibilità di tenere gli studenti (compresi i bambini negli asili nido ubicati nelle scuole) e il personale separati dal pubblico.
“Il dipartimento delle strutture sta attualmente analizzando le sedi delle scuole del TCDSB per determinare il numero di edifici che potrebbero soddisfare le condizioni raccomandate dal dottor Moore”, si legge nell’ordine del giorno del provveditorato cattolico.
A rispondere picche alla richiesta di ospitare seggi elettorali nelle loro scuole sono state finora le province del Manitoba e New Brunswick mentre l’Alberta ha annunciato che la decisione se consentire o meno i seggi elettorali nelle sue scuole dovrà essere presa dai provveditorati locali. In fondo questo è un “operational issue”, un problema operativo.
E questa sera, oltre al provveditorato cattolico di Toronto, anche l’Ottawa Carleton District School Board terrà un meeting durante il quale sarà presentata la mozione della fiduciaria Lyra Evans per rendere obbligatori i vaccini anti Covid-19 per tutti gli insegnanti, il personale e i volontari nelle scuole. Il nodo vaccini è in questo momento, senza ombra di dubbio, al centro di discussioni. In base a una opzione legale l’Ottawa Carleton District School Board “ha l’autorità di richiedere che il personale sia vaccinato per frequentare il posto di lavoro”. Nel corso della riunione i trustee voteranno anche una mozione per rendere obbligatorie le mascherine per tutti i bambini che frequentano il Kindergarten.
Intanto il Dufferin-Peel Catholic District School Board (DPCDSB) ha già approvato la mozione che domanda alla Provincia dell’Ontario di rendere obbligatoria la vaccinazione anti Covid-19 per tutto il personale, studenti aventi diritto e i visitatori delle scuole. L’ISPA (Immunization of Schools Pupils Act), includerebbe quindi questo vaccino all’interno del suo programma di immunizzazione obbligatoria. La chair Sharon Hobin ha scritto al ministro dell’Istruzione Lecce chiedendo formalmente che l’immunizzazione non sia più facoltativa: prima dose entro e non oltre il 30 settembre, vaccinazione completa entro il 30 ottobre.