Suggerimento al Ministro: fate l’ovvio
TORONTO – La scuola riapre la prossima settimana. La sua attività è un aspetto importante per qualsiasi società, se si concorda sul fatto che l’istruzione sia un fattore importante per la crescita personale e collettiva. Lo Stato ha la responsabilità, nei confronti dei propri cittadini, di garantire che la “prossima generazione” sia ben equipaggiata per affrontare le sfide che l’esperienza della vita può presentarci.
Il Ministro Calandra (Ministro dell’Istruzione dell’Ontario) ha sensibilizzato genitori e studenti per mesi sulla necessità di un cambiamento nel “sistema”: il modello di governance è diventato disfunzionale, l’impiego delle risorse economiche non è sempre mirato al benessere degli studenti, il rendimento scolastico è discontinuo e la competenza degli insegnanti viene continuamente messa in discussione. In breve, trasparenza e responsabilità sono standard di misurazione ormai dimenticati… stanno facendo la fine del “dodo” e della capacità delle autorità locali (amministratori scolastici) di strutturare una dichiarazione di intenti o di attenersi al piano.
Gli investigatori incaricati nientemeno che dallo stesso Ministro Calandra e dal governo dell’Ontario lo hanno affermato nei loro Rapporti sui risultati di quattro Provveditorati (di cui tre nella GTA) la scorsa primavera. Hanno raccomandato il commissariamento: scioglierli e affidare la loro guida al Ministro. Successivamente, Calandra ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione legislativa e “della Corona” per farlo.
I fiduciari di entrambi i Provveditorati di Toronto “sono stati licenziati (hanno perso il lavoro) perché hanno fornito una supervisione insufficiente o hanno ignorato i consigli dei loro amministratori nel prendere decisioni. Gli amministratori che forniscono rapporti e dati “che informano” i fiduciari/trustee hanno ancora il loro lavoro. Perché?
Entrambi i Provveditorati registrano un calo delle iscrizioni (meno studenti = meno entrate), ma costi crescenti e spazi sottoutilizzati. I resoconti giornalistici sul mondo dell’istruzione sono pieni di esempi di violenza nelle scuole pubbliche (per lo più isolate, ma abbastanza frequenti da preoccupare l’opinione pubblica) e di vera e propria cattiva gestione finanziaria.
Gli studi di revisione incaricati di condurre le indagini si sono limitati a esaminare questi ultimi, che, tra l’altro, rientrano nella competenza esclusiva dei responsabili delle “operazioni” – il personale amministrativo. La loro “accusa” nei confronti del ramo operativo dei consigli scolastici espone tali organi e i loro dirigenti a sospetti di grave incompetenza o vera e propria frode (enfasi aggiunta).
Il Toronto Catholic District School Board (TCDSB), ad esempio, ha dichiarato un attivo di 100 milioni di dollari nel 2023 e, all’inizio di dicembre, lo ha trasformato in un deficit di 48 milioni di dollari, successivamente rivisto nel 2024 e all’inizio del 2025 a 58 milioni di dollari. Lo scorso anno fiscale, il Provveditorato ha basato le sue operazioni su un fatturato di circa 1,3 miliardi di dollari. Il Toronto Public District School Board (TDSB) ha un flusso di entrate pari a tre volte tale importo, circa 3 miliardi di dollari.
Entrambi i consigli scolastici hanno intentato una class action contro le aziende digitali high-tech per un totale di 4,5 miliardi di dollari (e la cifra è in crescita man mano che coinvolgono altri consigli scolastici), sostenendo che queste aziende avevano incorporato nei loro programmi informazioni tossiche e assuefacenti, dannose per la salute mentale e la capacità di apprendimento degli studenti. Tale somma equivale a quanto il Ministero del Ministro Calandra approva annualmente, solo per i due provveditorati, per il corretto svolgimento del loro lavoro.
Quindi, ha ragione a dire che il modello di governance è obsoleto (“rotto”, per chi ha una padronanza meno raffinata della lingua).
Tuttavia, è ancora cauto su cosa fare con i sudditi cattolici di Sua Maestà che godono di diritti particolari nella Costituzione (1867, 1982) e nella Carta dei Diritti. Hanno quelli che vengono definiti “diritti confessionali” che il Ministero non può supervisionare e non supervisiona. I fiduciari qualificati, debitamente eletti dai contribuenti cattolici, agiscono per conto del Magistero; in questo caso, il Cardinale.
Manca una settimana per vedere quale modello di comportamento amministrativo e di governance il Ministro Calandra si appresta a far rispettare.
Traduzione in Italiano (dall’originale in Inglese) a cura di Marzio Pelù
In alto: il Ministro Calandra durante una delle tante visite effettuate nelle scuole e nei centri per l’infanzia durante l’estate : qui era al Welland Regional Child Care (foto: Twitter X @PaulCalandra)