TORONTO – Dopo più di quattro settimane di sciopero, 55.000 dipendenti di Canada Post torneranno al lavoro oggi. Il ministro del Lavoro Steven MacKinnon aveva chiesto nel fine settimana l’intervento del Canada Industrial Relations Board (CIRB) in quanto i negoziati tra le parti sono in una situazione di stallo e difficilmente avrebbero potuto giungere ad un accordo contrattuale entro la fine dell’anno. “Dopo due giorni di udienze, il CIRB ha emesso la sua sentenza confermando che le parti si trovano in un’impasse. Di conseguenza, il CIRB ha ordinato ai dipendenti di tornare al lavoro. Le operazioni postali riprenderanno alle 8:00 ora locale del 17 dicembre 2024”, ha affermato Canada Post in una dichiarazione scritta.
Come previsto la precettazione non è stata accolta di buon grado dal Canadian Union of Postal Workers (CUPW) che ha criticato duramente l’intervento del governo.
“Il sindacato denuncia con fermezza questo assalto al nostro diritto costituzionalmente protetto di contrattazione collettiva e sciopero”, ha affermato CUPW.
Rimane valido fino a maggio del 2025 l’attuale contratto collettivo tra la Crown Corporation e i suoi lavoratori. Dopo il 22 maggio dell’anno prossimo, la commissione presenterà una proposta per un potenziale accordo a entrambe le parti.
“I canadesi non possono continuare a sopportare le conseguenze di una situazione senza una via d’uscita. La nostra priorità è ripristinare i servizi postali garantendo al contempo un giusto equilibrio tra i diritti dei lavoratori, quelli del datore di lavoro, ma anche quelli dei canadesi – ha affermato MacKinnon – sebbene ciò fornisca una soluzione temporanea, la priorità del governo è rimettere le parti in carreggiata per risolvere la controversia e raggiungere una intesa”.
Nessuna mediazione formale ha avuto luogo dal 28 novembre, quando il mediatore William Kaplan ha interrotto i colloqui, affermando che le due parti erano troppo distanti per trovare una intesa.
La proposta più recente del sindacato, presentata tramite un arbitro nominato a livello federale la scorsa settimana, ha abbassato le richieste salariali a un aumento del 19 percento in quattro anni dal precedente 24 percento ed includeva anche una garanzia di 20 ore settimanali per i lavoratori part-time.
Una richiesta, questa, che la Crown Corporation ha detto di non potere accettare in quanto aggiungerebbe 2,9 miliardi di dollari ai costi di Canada Post nei prossimi quattro anni.
In precedenza, la direzione aveva affermato di aver offerto aumenti salariali per un totale dell’11,5 percento in quattro anni e ulteriori congedi retribuiti, proteggendo al contempo le disposizioni relative alla pensione a beneficio definito e alla sicurezza del posto di lavoro.
L’azienda vorrebbe anche poter effettuare consegne nei fine settimana e avere un numero maggiore di personale che lavora part-time. Il sindacato chiede invece che delle consegne nei fine settimana vengano incaricati i dipendenti a tempo pieno.