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Stangata 2025 sul cibo: nuovo anno, nuovi rincari

TORONTO – Chi spera che il prossimo anno la situazione migliorerà rimarrà deluso. Fare la spesa al supermercato nel 2025 costerà di più. A prevedere un rincaro dei prezzi di carne, latte, pasta, verdura e frutta, in primis, è il Canada Food Price Report 2025 al quale hanno collaborato i ricercatori della Dalhousie University, della University of Guelph, della University of British Columbia e della University of Saskatchewan: la spesa alimentare per una famiglia tipo di quattro persone, assicurano, costerà 801,56 dollari in più rispetto al 2024.

Il team di ricerca ha utilizzato “dati storici, apprendimento automatico e analisi predittiva” per prevedere i prezzi futuri dei prodotti alimentari.

Va notato che il calcolo presuppone che la famiglia di quattro persone sia composta da un uomo di età compresa tra 31 e 50 anni, una donna di età compresa tra 31 e 50 anni, un ragazzo tra 14 e 18 anni e una ragazza di età compresa tra 9 e 13 anni.

Il rapporto afferma che la spesa per una famiglia con la stessa composizione demografica è costata circa $ 16.032,07 nel 2024 e che tali costi saliranno a $ 16.833,67 nel 2025.

In termini di aumento percentuale, il rapporto prevede che i prezzi dei prodotti alimentari saliranno tra il tre e il cinque percento. La carne, in particolare, aumenterà di prezzo in misura maggiore, con un incremento compreso tra il quattro e il sei percento.

Anche l’insicurezza alimentare è in aumento. Dal rapporto emerge inoltre che 8,7 milioni di canadesi (circa il 21 percento della popolazione) vivono in “famiglie con insicurezza alimentare” e che le banche del cibo hanno registrato una domanda record nel 2023, con visite che hanno superato i due milioni, il che rappresenta un aumento del 90 percento rispetto al 2019.

La ricerca analizza anche i potenziali fattori che contribuiscono all’aumento dei prezzi che colpiranno i canadesi nel nuovo anno. Un fattore importante che contribuisce all’aumento dei prezzi nel 2025 potrebbe essere la potenziale politica tariffaria di Trump.

“Con il 60 percento delle esportazioni agroalimentari canadesi destinate agli Stati Uniti, i produttori canadesi fanno molto affidamento sui mercati americani”, si legge nel rapporto.

Il ricercatore capo del Food Price Report, Sylvain Charlebois della Dalhousie University, aggiunge: “Le tariffe o le restrizioni sulle importazioni canadesi potrebbero mettere a dura prova il commercio transfrontaliero e aumentare i prezzi per i consumatori canadesi, minando al contempo la stabilità economica del nostro settore agricolo”.

Gli eventi meteorologici estremi e le sfide della catena di approvvigionamento sono un altro fattore chiave che influisce sui prezzi.
Non sono affatto rosee, quindi, le previsioni del team di ricercatori canadesi: nessuna inversione di marcia. Nel 2025 si comprerà meno ma si spenderà di più.

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