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Sciabola d’argento, Montano eroico

TOKYO – Aldo Montano chiude la sua lunghissima e strepitosa carriera di schermidore con una grande prestazione in pedana, sfiorando l’impresa insieme ai suoi compagni della sciabola. Lo schermidore livornese, alla soglia dei 43 anni, ha conquistato infatti l’argento nella sciabola a squadre insieme ai compagni Luca Curatoli, Enrico Berrè e Luigi Samele, sfiorando l’alloro più prestigioso.

All’ultimo atto, la finale per l’oro, vince la fortissima Corea del Sud – campione del mondo in carica – con il netto punteggio di 45-26. Un risultato comunque storico per l’Italia e in particolare per Montano: lo schermidore livornese porta infatti a casa la quinta medaglia, in altrettante edizioni olimpiche, da Atene 2004 a Tokyo 2020.

Equilibrio nel primo giro di assalti con la Corea del Sud che al termine conduce 5-4: bravo Luca Curatoli a contenere il coreano Kim. Nel turno successivo però Aldo Montano subisce un pesante parziale di 5-0 e la Corea scappa sul 10-4, Enrico Berrè nel terzo giro non riesce a rimediare e il distacco diventa di 15-6.

Di nuovo Montano in pedana per il quarto giro di assalti ma purtroppo l’andamento con cambia: il livornese riesce a mettere a segno un solo assalto e la medaglia d’oro, di fatto, comincia a volare verso la Corea del Sud che conduce 20-7.

Quinto assalto con Luca Curatoli che prova ad avviare la rimonta ma ormai i coreani sono scatenati. Nel sesto assalto Enrico Berrè riesce ad issarsi sul 17-30, ma Montano nel duello successivo perde il terzo assalto su tre e saluta così la sua quinta Olimpiade senza riuscire a ripetere l’impresa della semifinale contro l’Ungheria in cui era stato assoluto protagonista.

“Per un finale di carriera così, ci avrei messo la firma. – ha detto Montano – Una carriera ed una vita meravigliosa, la mia”. E l’Italia saluta e ringrazia un grande campione.

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