Canada

Speaker e Discorso dal Trono: inizia la nuova legislatura

TORONTO – Inizia la nuova legislatura. Oggi i 343 parlamentari eletti il 28 aprile si ritroveranno alla House of Commons, a sei mesi distanza da quando le porte della Camera furono chiuse a doppia mandata in seguito alla “prorogation” decisa dall’allora primo ministro Justin Trudeau. Sono due le scadenze impellenti di questa prima settimana di lavori parlamentari a Ottawa. La prima è quella dell’elezione dello Speaker della Camera, che da un punto di vista procedurale non può entrare nel pieno delle sue funzioni senza un suo presidente. E già il governo guidato dal primo ministro Mark Carney si trova davanti a un primissimo bivio: sostenere un candidato della maggioranza liberale o puntare invece su un esponente delle opposizioni?

La scelta ha una valenza strategica da non sottovalutare. Dal voto di aprile, infatti, è scaturita una vittoria dimezzata per i grit, che non sono stati in grado di raggiungere la soglia dei 172 eletti che rappresenta la sicurezza di avere una maggioranza assoluta alla House of Commons. Mancano tre deputati – i liberali ne hanno eletti 169 – e quindi concedere alle opposizioni il ruolo di Speaker – che per prassi non partecipa alle votazioni in Aula – abbasserebbe la soglia minima per la maggioranza. Per ora ci sono tre deputati delle opposizioni che hanno avanzato la propria candidatura, insieme allo Speaker uscente Greg Fergus.

Il secondo passaggio chiave della nuova legislatura è quello del Discorso dal Trono, dove l’esecutivo enuncia la sua agenda di governo. E quest’anno questo passaggio assume un significato molto importante: di solito, infatti, è il governatore generale – rappresentante della Corona inglese – a leggere il discorso a Camere riunite. Domani, per la terza volta della storia canadese, sarà il monarca inglese in persona a leggerlo: Carlo III, durante la sua visita ufficiale in Canada, farà tappa in parlamento per leggere il discorso. Solamente altre due volte era accaduto, con la Regina Elisabetta II nel 1957 e nel 1977. Il significato simbolico è abbastanza evidente, in un clima di forte contrapposizione con gli Stati Uniti per la guerra commerciale e le ripetute minacce di annessione fatte nei mesi scorsi dal presidente americano Donald Trump.

In ogni caso la sessione parlamentare sarà brevissima, visto che a giugno i lavori della Camera saranno aggiornati a settembre per via della pausa estiva. Ci sarà giusto il tempo per gettare le basi di qualche progetto di legge, a partire da quello sull’abbattimento delle barriere doganali interne.

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