Ontario

Scuola verso riapertura
ma negoziati a rilento

TORONTO – Inizio della scuola tra poco più di tre settimane ma negoziati tra governo e sindacati a rilento. È questa la situazione in Ontario dove per il secondo anno consecutivo, gli insegnanti di tutta la provincia torneranno a scuola a settembre senza un contratto collettivo. Intanto i sindacati degli insegnanti si dicono molto frustrati per la lentezza delle trattative. L’anno scorso, va ricordato, migliaia i lavoratori dell’istruzione hanno lasciato il lavoro a seguito della decisione del governo Ford di imporre loro un contratto, che ha provocato per breve tempo la chiusura della maggior parte delle scuole. Un accordo è stato poi raggiunto ma gli altri quattro sindacati del settore dell’istruzione della provincia continuano a rimanere senza contratto.

E mentre i dirigenti sindacali sembrano certi che studenti e insegnanti torneranno in classe dopo il Labor Day, il destino del resto dell’anno scolastico sembra essere un molto incerto.

Dopo più di un anno di negoziati, di reali progressi al tavolo delle trattative non ce ne sono stati. Il governo, da parte sua, continua a ribadire di avere la volontà di giungere a un accordo. In una dichiarazione inviata via e-mail a CP24, un portavoce del ministro dell’Istruzione dell’Ontario, Stephen Lecce, ha affermato che il governo Ford ha “contrattato in buona fede negli ultimi mesi” e mira a garantire “un accordo che mantenga i bambini in classe, fornisca ai genitori stabilità e tratta gli educatori in modo equo”. Non sono della stessa opinione però i leader sindacali. All’inizio di questa settimana, l’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO) ha presentato una denuncia al tribunale del lavoro della provincia, accusando il governo di non aver negoziato in buona fede dopo il rilascio di un memorandum didattico il mese scorso.

“Questo governo non è venuto al tavolo con una seria intenzione di contrattare – ha detto la presidente Karen Brown – quello che abbiamo visto è una continua elusione del processo di negoziazione”. La Brown, oltretutto, non esclude un potenziale voto di sciopero nei prossimi mesi: “Siamo pronti a fare tutto il necessario per smuovere questo governo – ha detto la presidente dell’ETFO che rappresenta 83.000 insegnanti – le aule sono sovraffollate, stiamo uscendo da una pandemia. Vogliamo tutti stabilità e vogliamo che gli studenti vadano a scuola”.

Un portavoce dell’Association des enseignants et des enseignantes franco-ontariens (AEFO), che rappresenta circa 13.000 docenti e altri lavoratori dell’istruzione nelle scuole pubbliche di lingua francese dell’Ontario, non ha voluto commentare la situazione mentre il presidente dell’Ontario English Catholic Teachers’ Association (OECTA) René Jansen in de Wal, ha affermato di continuare ad essere “ottimista” e “deciso a raggiungere un “accordo” ma che la provincia è stata finora “riluttante ad affrontare le questioni al tavolo”.

Infine la presidente dell’Ontario Secondary School Teachers’ Federation (OSSTF/FEESO) Karen Littlewood, che rappresenta circa 60.000 insegnanti e lavoratori dell’istruzione, ha dichiarato che allo stato attuale non sono state fissate date di contrattazione.

La storia si ripete. L’incertezza continua nonostante manchino solo poche settimane all’inizio del nuovo anno scolastico.

(Foto credit: CDC – Unsplash)

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