Ontario

Scuola, c’è l’accordo:
attesa per la ratifica

TORONTO – Scongiurato lo sciopero, oggi in Ontario i ragazzi sono andati regolarmente a scuola. Ma le impressioni, del CUPE da un lato e del governo dall’altro, non sono le stesse.

L’accordo con la dirigenza di CUPE è stato annunciato poco dopo le 5 di domenica sera, scadenza che entrambe le parti avevano concordato, come parte dell’impegno a dare ai genitori un preavviso sufficiente in caso di sciopero.

Ha accolto con soddifazione l’accordo di massima raggiunto con il sindacato il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce (nella foto sopra), soprattutto perchè ha ribadito come un disco rotto “gli studenti continueranno a frequentare la scuola, non ci sarà alcuna interruzione”. Nessun dettaglio sull’intesa raggiunta dalle due parti è trapelata fino a ieri quando, parlando con i giornalisti a Queen’s Park, Lecce ha affermato che “i membri meno pagati del sindacato ariceveranno un significativo aumento salariale pari a circa il 4,2% annuo”.

Naturalmente occorre attendere che i membri del CUPE ratifichino il nuovo contratto, un processo che dovrebbe richiedere fino a domenica per essere completato. “Rispetteremo il processo di ratifica, ma faccio notare che per il lavoratore meno pagato, e userò la loro media di $ 39.000, questo accordo rappresenta un aumento annuo del 4,2% ogni singolo anno – ha puntualizzato Lecce – è un aumento significativo rispetto a quello di partenza ed è quello che ci siamo prefissati di fare, aiutare i lavoratori meno pagati. Tutti i lavoratori traggono comunque vantaggio da questo accordo così come tutte le famiglie e i contribuenti traggono vantaggio dalla stabilità che ne deriva per i bambini nelle scuole”.

CUPE, che rappresenta gli operatori di sostegno scolastico, compresi i custodi, gli educatori della prima infanzia e il personale dell’amministrazione, ha affermato che l’accordo provvisorio prevede un aumento salariale orario forfettario di $ 1 per tutti i lavoratori, che equivarrebbe a un aumento medio annuo del 3,59% se calcolato tra tutti i suoi membri. Ma Laura Walton, presidente dell’Ontario School Board Council of Unions (OSBCU) del CUPE, domenica sera ha detto ai giornalisti che il governo si è rifiutato di schiodarsi dalla sua posizione “quando si è trattato di impegnare denaro per nuovi servizi e personale nelle scuole”.

Walton ha affermato in modo chiaro e inequivocabile che alla fine spetterà ai membri decidere se sono disposti a ratificare un accordo che in alcune aree “non è all’altezza”. “In qualità di mamma questo accordo non mi piace. In qualità di lavoratrice questo accordo non mi piace”, ha detto.

Ma se la Walton pur avendo dato l’ok al nuovo contratto storce il naso, Lecce giudica l’intesa raggiunta dopo 171 giorni di negoziati “una vittoria” sia per i membri del CUPE, sia per i genitori che per i contribuenti. Il ministro ha tuttavia rifiutato di fare “ipotesi” su ciò che potrebbe accadere se i membri del CUPE dovessero votare contro. “Mi rendo conto che potrebbe accadere. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di rispettare il processo di ratifica, lasciare che la dirigenza sindacale parli con i propri membri e tenere quelle discussioni internamente come fanno sempre – ha detto – il messaggio del governo credo sia solo di ringraziamento a tutte le parti per aver fatto la cosa giusta per i bambini. Questo è stato un viaggio difficile, ma in fondo negoziare è sempre difficile. Penso solo che le vittime della nostra trattativa non dovrebbero essere i nostri figli e sono molto contento che siamo stati in grado di fare la cosa giusta, unirci e mettere i bambini al primo posto”.

Non rimane che attendere il fine settimana per vedere se a questi negoziati è possibile mettere la parola fine.

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