TORONTO – Il link Youthline che permetteva di accedere a un sito pornografico dal portale online del Toronto Catholic District School Board è finalmente stato rimosso.
La presenza di un sito del genere sulla pagina web di un provveditorato scolastico – per giunta cattolico – ha causato choc e sconcerto. All’incredulità iniziale è subentrata amarezza e preoccupazione: difficile credere che un provveditorato cattolico potesse avallare in qualche modo la navigazione dei ragazzi su siti discutibili e che di certo non sono adatti alla loro età.
Quel che è certo è che qualcuno – probabilmente intenzionato a sostenere e dare informazioni e consigli ai ragazzi insicuri circa le proprie tendenze sessuali o quant’altro – ha fatto un errore madornale.
Non erano iniezioni di fiducia in se stessi, quelle che il sito gestito dall’organizzazione LGBTQ+ in primis, ma anche da aborigeni e Black Lives Matter, propinava ai ragazzi bensì la possibilità di acquistare o vendere oggetti pornografici per attività sessuali.
Ma c’è di peggio: il sito provvedeva al reclutamento di ragazzi. Di fatto – ed aggiungiamo ironicamente – mentre alcuni fiduciari scolastici del provveditorato cattolico di Toronto continuano a sostenere che il TCDSB sia intriso di omofobia sistematica, sulla pagina web ha trovato spazio per lungo tempo il link al sito in questione.
Va notato anche che solo una piccola parte della comunità di Toronto ha navigato sul link Youthline, la maggioranza degli utenti fa parte di altri provveditorati.
Come abbiamo detto, il link è stato finalmente rimosso: nei giorni scorsi molte persone si sono rivolte al Corriere Canadese per manifestare il proprio sdegno e la propria amarezza per quanto successo.
Ma, come si dice, al peggio non c’è mai fine.
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