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Un 8 marzo per riflettere
e celebrare le donne 

ROMA – Nel rispetto delle norme anti-covid e quindi con un pubblico necessariamente più ridotto, verrà celebrata oggi al Quirinale la Giornata internazionale della donna, con l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Lo scorso anno la cerimonia fu annullata, proprio nelle ore immediatamente precedenti il lockdown.

Quest’anno ricorre il centenario dall’istituzione della Giornata internazionale dell’operaia la cui denominazione cambiò poi in Giornata internazionale della Donna.

Per molti anni l’origine della“Festa della Donna”, è stata ricondotta a una tragedia avvenuta nel 1908 nell’industria tessile Cotton di New York dove, durante un incendio, persero la vita le operaie. Questo incendio è stato però confuso con un altro avvenuto, sempre a New York, il 25 marzo 1911 e che colpì la fabbrica Triangle. Fu il più grave incidente industriale della storia della città e causò la morte di 146 persone (123 donne e 23 uomini).

Le varie ricerche storiche hanno ormai stabilito che non è da queste tragedie che trae origine la Giornata della donna. In realtà i fatti che hanno effettivamente portato all’istituzione della ricorrenza sono legati alla rivalsa dei propri diritti in ambito sociale, economico e politico.

Dall’inizio del Novecento molti sono gli avvenimenti che hanno contribuito alla lotta per la rivendicazione di questi diritti e alla successiva istituzione della Giornata internazionale delle donne. I principali possono essere così riassunti:

– 1907 (18 – 24 agosto): a Stoccarda si tiene il VII Congresso della II Internazionale socialista durante il quale si discusse, per la prima volta, della questione femminile e del voto alle donne.

– 1907 (26 – 27 agosto): sempre a Stoccarda si tiene Conferenza internazionale delle donne socialiste durante la quale fu istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria.

– 1908 (3 maggio): a Chicago, Corinne Stubbs Brown (che nella rivista The Socialist Woman aveva dichiarato che il Congresso non aveva “alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione”) presiedette la Conferenza del Partito Socialista Americano durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto. La giornata fu ribattezzata “Woman’s Day”.

– 1909 (23 febbraio): negli Stati Uniti il Partito socialista americano celebra la prima “giornata della donna” con una manifestazione ufficiale.

– 1910 (26 – 27 agosto): a Copenaghen si tiene la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste durante la quale si decise di seguire l’iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Ma questa ricorrenza non fu ripetuta tutti gli anni in quanto le celebrazioni furono interrotte dall’avvento della Prima guerra mondiale.

– 1917 (8 marzo): a San Pietroburgo le donne si resero particolarmente protagoniste quando guidarono una grande manifestazione per reclamare la fine della guerra, chiedendo pane per i figli e il ritorno degli uomini dal fronte. E’ la prima di una serie di proteste che porterà alla fine dello zarismo.

– 1921 (14 giugno): a Mosca, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, per ricordare l’evento di San Pietroburgo, fu stabilito che l’ 8 marzo fosse la Giornata internazionale dell’operaia.

– 1922 (12 marzo): in Italia si inizia a celebrare la Festa della Donna con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale.

– 1944 (settembre): a Roma viene istituito l’UDI, Unione Donne Italiane e si decide di scegliere l’8 marzo per celebrare la giornata della donna, nelle zone dell’Italia già liberate dal fascismo.

– 1946 (8 marzo): in tutta Italia, per la prima volta, si festeggia la Festa della Donna e viene scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.

– 1972 (8 marzo): a Roma in Piazza Campo de’ Fiori si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell’aborto.

Malgrado siano trascorsi ormai 100 anni dall’istituzione dell’8 marzo quale Giornata internazionale dell’operaia, oggi più che mai il tema dei diritti delle donne richiede nuove attenzioni e visibilità, perché sono ancora troppe le discriminazioni e le violenze di cui sono oggetto, in molte parti del mondo. Violenze, la cui gravità ha portato ad istituire il 25 novembre del 1999 la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

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