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“Sono amareggiato ma grazie per informarci”

TORONTO – Continuano a piovere reazioni in relazione agli articoli pubblicati dal Corriere Canadese inerenti alla linea di condotta adottata dal Toronto Catholic District School Board (TCDSB).

L’allontanamento dai principi e dalla fede cattolica – che come si può facilmente dedurre sono alla base della nascita delle scuole cattoliche – non è ben visto da molte persone nella nostra comunità: quattro parroci hanno espresso il proprio disappunto e quello dei loro parrocchiani tramite e-mail inviate al giornale e visite personali alla sede del giornale.

Il Corriere ha scelto di non identificare pubblicamente i parroci in questione per non interferire con la loro missione nella comunità. Tuttavia, il loro parere al riguardo, è molto importante nell’ambito del dibattito scolastico social.

Sconcerto è stato manifestato anche dalla presenza sul sito web del TCDSB di un link che collega ad un sito pornografico.

Pubblichiamo una lettera – garbata ma al tempo stesso severa – riguardo l’operato dei fiduciari scolastici – inviata all’editore del Corriere, On. Joe Volpe.

Egregio Onorevole,

Forse si meraviglia di questi miei insoliti auguri natalizi, ma da alcuni giorni il cervello mi tamburellava e sentivo un’esigenza interiore di scriverle.

Da un po’ di tempo un caro amico, ogni sabato, mi porta ii Corriere Canadese di tutta la settimana e la lettura dei suoi articoli, circa la situazione in cui versa il “Separate School Board”, mi ha amareggiato e turbato profondamente.

Sono d’accordo con lei al cento per cento per i suoi articoli e questa mia le serva di incoraggiamento e di supporto per quello che, quasi ogni giorno, scrive, portando così alla conoscenza della Comunità ltaliana e, mi auguro, anche oltre, quello che sta succedendo in quel “Board”.

E allora, coraggio, continui su questa linea sperando che tutti i Cattolici e, specialmente i sacerdoti delle zone nelle quali risiedono “quei famosi Trustees”, conoscano i suoi articoli.

Purtroppo, lei sa benissimo, che ormai molte parrocchie, cosiddette italiane, sono rette da sacerdoti non italiani i quali, forse, nè leggono e nè sono interessati al problema. Eppure è un problema che riguarda, giustamente come scrive lei, la Chiesa e tutti quei Cattolici propensi e favorevoli al sicuro future delle Scuole Cattoliche.

Se un future, opposto e diametralmente contrario alle Scuole Cattoliche avverrà, non sia mai, allora tutti, sacerdoti e i veri cattolici, alzeranno la voce di protesta e di opposizione, ma sarà troppo tardi.

Non riesco a spiegarmi perchè dei “Trustees”, e mi fa pena osservarlo perchè sono ltaliani, non rispettino i principi cattolici che hanno giurato. Hanno giurato falso?

Ecco quanto dice il Catechismo della Chiesa Cattolica che “quei Trustees” hanno deriso e offeso. “II secondo comandamento proibisce il falso giuramento. Fare promessa solenne o giurare è prendere Dio come testimone di ciò che si afferma” (CCC 2150). Ancora: “II giuramento falso chiama Dio ad essere testimone di una menzogna” (CCC 2151). lnoltre dice: “E’ spergiuro colui che, sotto giuramento, fa una promessa con l’intenzione di non mantenerla, o che, dopo aver promesso sotto giuramento, non vi si attiene. Lo spergiuro costituisce una grave mancanza di rispetto verso ii Signore” (CCC2152) e “grave” è un parola molto, ma molto forte nell’ambito cattolico.

Le faccio un esempio lampante. Se al Sacramento del Matrimonio uno dei coniugi giurasse e promettesse falsamente di mantenere i propri doveri, ii matrimonio sarebbe nullo. Come la mettiamo con il giuramento di ”Trustees” che non osservano i principi e le regole della Chiesa Cattolica? Buttarli fuori? Magari! O meglio ancora, perchè non si dimettono? Eh, la poltrona è troppo comoda!

Onorevole, mentre mi congratulo, altamente, con lei e la incoraggio a tenerci informati su ogni sviluppo di questa triste situazione nel “Catholic Board “, le auguro un Santo Natale e un Prospero Anno Nuovo pieno di felicità, di tanto successo nel suo lavoro e di tanta buona salute, specialmente in questi tristi e terribili giorni di pandemia.

Termino con la preghiera che “quei Trustees”, che il suo cartonista ha descritto molto bene con i famosi quattro cavalli dell’Apocalisse, possano cambiare e servire con coerenza, responsabilità e lealtà l’incarico (missione) loro affidato, rispettando i principi cattolici, studiando il Catechismo della Chiesa Cattolica e prendendo seriamente le parole loro rivolte dal Cardinale Collins, pastore e difensore dei valori cristiani-cattolici.

Ciao! II Signore la benedica e la saluto devotamente suo.

Lettera firmata

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