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Scuola, “March Break”
posticipato al 12 aprile

TORONTO – La suspense è finita. Ieri il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ha tagliato la testa al toro ed ha annunciato che sì, il March Break, si farà ma non dal 15 al 19 marzo bensì dal 12 al 16 aprile.

Qualsiasi decisione verrà presa riguardo il March Break sarà guidata dai consigli medici degli esperti di sanità pubblica, aveva già messo in chiaro la scorsa settimana Lecce.

E ieri, a dare il tanto atteso annuncio, con lui c’erano anche la ministra della Salute Christine Elliott e il Chief Medical Officer of Health dottor David Williams.

A giocare un ruolo chiave sembra essere stato il timore che nonostante il tam-tam battente di governi e funzionari sanitari a non viaggiare, le famiglie avrebbero approfittato della pausa per concedersi una vacanza.

Alla fin fine, le persone non dovrebbero viaggiare, stiamo incoraggiando le persone a rimanere in questa provincia e nelle loro comunità – ha detto Lecce – sappiamo dell’esistenza di queste nuove varianti e non vogliamo portarne altre nella nostra provincia.

Una decisione, quella di posticipare il March Break, presa con la “consapevolezza che i raduni di più persone sono un fattore importante della diffusione dei contagi di Covid.

Posticipare la pausa di marzo, non cancellarla, è un modo importante con cui le scuole possono aiutare a limitare la trasmissione comunitaria – ha detto il ministro dell’Istruzione – riconosco che questo è un ulteriore cambiamento in un anno pieno di difficoltà per così tanti studenti e per il nostro personale nelle scuole che continua a lavorare così duramente, ma la decisione è stata presa su consiglio dei funzionari della sanità pubblica per preservare la salute dei ragazzi e per mantenere aperte le scuole nella nostra provincia.

All’annuncio di rimandare la tradizionale settimana di riposo ha fatto seguito la delusione dei sindacati di categoria degli insegnanti e dei provveditorati che nelle scorse settimane avevano sollecitato il governo a non apportare alcuna modifica al March Break per concedere al personale stressato e agli studenti una settimana di relax.

Cathy Abraham, presidente della Ontario Public School Boards’ Association, ha affermato che la pausa di marzo regolarmente programmata avrebbe dato qualche giorno tanto necessario per riposarsi e ricaricarsi e avrebbe aiutato a garantire che il nostro personale, gli studenti e le comunità scolastiche fossero nella posizione migliore per affrontare il resto dell’anno scolastico con una maggiore concentrazione.

Da un sondaggio condotto tra i radioascoltatori di Newstalk 610, prima dell’annuncio di Lecce, è emerso che il 60 per cento dei partecipanti avrebbe voluto il March Break a marzo mentre secondo il 6 per cento sarebbe stato bene rimandare la pausa a maggio. Il 30 per cento, invece, è del parere che l’anno scolastico dovrebbe finire in anticipo.

Intanto, lunedì tornano nelle aule gli studenti che risiedono a Toronto e nelle regioni di Peel e York, zone fanalino di coda nello scaglionamento dei rientri a scuola a causa dell’alto numero di contagi.

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