Canada

Passo indietro su oleodotto e bando Ev cinesi

TORONTO – Il governo federale è pronto a fare il fatidico passo indietro su due fronti: la costruzione di un oleodotto Est-Ovest e i dazi sulle auto elettriche cinesi. La due notizie, non ancora confermate ma riportate da numerosi media canadesi, arrivano in concomitanza con l’avvio dei lavori del caucus liberale a Edmonton, una tre giorni nella quale Mark Carney dovrà illustrare al suo gruppo parlamentare le priorità dell’agenda di governo in vista della riapertura della House of Common a Ottawa.

Stando a quanto riportato ieri da Radio Canada, la possibile costruzione di una pipeline non fa parte della lista ridotta dei grandi progetti di carattere nazionale che saranno finanziati nei prossimi mesi dall’esecutivo federale: un maxi investimento, quello che sarà fatto dal governo, che punta a stimolare l’economia interna di fronte alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. Ben tre fonti avrebbero confermato come il progetto di costruzione dell’oleodotto sarebbe stato accantonato dal primo ministro, senza però specificarne le ragioni. Resta il fatto che nei mesi scorsi Carney ha cercato di trovare il consenso tra i dieci premier e i leader del Territori su questo tema che per anni ha diviso il Paese: evidentemente il primo ministro non è riuscito a trovare la quadra e ha preferito rimandare sine die il finanziamento per la costruzione di una nuova pipeline.

In ogni caso è sttao programmato per oggi l’annuncio del primo ministro sulla scelta dei grandi progetti di investimenti nelle infrastrutture.

Nel frattempo il ministro dell’Agricoltura Heath MacDonald ha confermato che la decisione di eliminare o allentare le tariffe sui veicoli elettrici cinesi è in fase di revisione, ma includerà la considerazione degli impatti su altri settori e che la Cina non ha ancora comunicato cosa vuole esattamente.

“Il primo ministro ha detto che c’è una revisione dei veicoli elettrici. Vedremo dove ci porterà… le discussioni sono in corso”, ha detto Macdonald. “Siamo in una posizione fragile, ma siamo qui per sostenere prima di tutto l’agricoltore, e se questa decisione deve essere presa, allora quella decisione deve essere presa”.

Il Canada ha imposto le tariffe nell’ottobre 2024, con il governo che all’epoca affermava che stava proteggendo i produttori locali dalle “pratiche commerciali sleali della Cina”. Ma da allora, il mercato dei veicoli elettrici ha incontrato una serie di ostacoli.

Statistics Canada ha pubblicato lunedì i nuovi numeri che mostrano come le vendite di veico elettrici siano diminuite del 39,2%.

StatCan ha indicato che le nuove immatricolazioni di veicoli a emissioni zero hanno continuato una tendenza al ribasso.

La scorsa settimana Carney ha annunciato una pausa nell’obiettivo del governo federale di ridurre le emissioni zero del 20% delle vendite di veicoli leggeri entro il 2026.

Il prezzo di una BYD Seagull di fabbricazione cinese, che ora ha superato Tesla come il più grande produttore di veicoli elettrici al mondo, è di circa 13.800 dollari, senza le tariffe del 100% o costi aggiuntivi come la certificazione di sicurezza e la spedizione.

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