Ontario

Ordini governativi in crisi di Covid-19: chi ci guadagna?

TORONTO – I numeri sono certamente sconcertanti. Ieri, l’Ontario ha registrato più di 2.000 casi di Covid-19 per il sesto giorno consecutivo (proporzionalmente, sarebbe pari a più di 8.000 in Italia).

Il virus continua a diff­ondersi all’interno delle comunità e in particolare all’interno della popolazione nelle case di cura a lunga degenza. Attualmente, in Ontario sono 154 le case di cura a lunga degenza che si trovano a in stato di infezione.

Venerdì, il Ministero responsabile per le Long Term Care ha approvato un nuovo contratto di gestione volontaria (VCG) tra il Cambridge Memorial Hospital e il Cambridge Country Manor. La presenza del virus è stata dichiarata l’8 dicembre. A partire da sabato 19 dicembre, 54 residenti e 46 dipendenti sono risultati positivi al Covid-19. Quest’ultima segna il 19° VCG tra gli ospedali dell’Ontario e le case di cura a lunga degenza dall’inizio della pandemia. Delle diciannove, undici case rimangono sotto contratto VCG. Ciò suggerisce che c’è stato un miglioramento minimo.

In base a questi accordi, gli ospedali dell’Ontario forniscono un maggiore sostegno economico strutture più bisognose. Le somme aggiunte sono progettate per aff­rontare la diff­usione del Covid- 19 all’interno delle case di cura a lunga degenza, aiutare a stabilizzare la situazione e riportare le case ad operazioni più o meno normale.

Un ordine di gestione obbligatorio (OBO) è un altro meccanismo a disposizione del ministero per mitigare la diff­usione del Covid-19 all’interno delle strutture. Ad oggi, la Ministra ha emesso sette OBO, quattro dei quali sono ancora in vigore. Fondamentalmente, se gli operatori delle case di cura a lunga degenza potrebbero non essere necessariamente conformi alle raccomandazioni, il ministero nomina un partner ospedaliero o una società di gestione privata per assumere una gestione temporanea.

L’obiettivo è quello di aff­rontare l’epidemia all’interno della singola casa, fornire una leadership amministrativa e clinica efficace che aiutasse a proteggere i residenti e il personale dalle infezioni.

Dall’inizio dell’epidemia, la ministra delle Long Term Care si è rivolta ai partner ospedalieri quando emette ordini o approva contratti. Tuttavia, la settimana scorsa, la direttiva è cambiata.

Il 14 dicembre, il Ministero ha emesso il OBO obbligando la società Revera di assumere un’altra società privata, UniversalCare Inc. per le sue funzioni amministrative e responsabilità cliniche. Ad oggi, sono state verificate 30 morti fra i residenti in quella casa di cura a lunga degenza di Etobicoke.

Questa è la prima volta durante la pandemia che il Ministero si è rivolto a un fornitore privato (non a un ospedale) per assumere temporaneamente la gestione di una casa. La decisione è sconcertante perché a Villa Colombo Vaughan, casa gestita da UniversalCare Inc., aveva già riportato 21 morti durante la prima ondata. Altri tre morti sono stati segnalati finora.

Abbiamo chiesto al Ministero perché avrebbero preso questa decisione e perché affidare la gestione a questa società in particolare. Hanno risposto che “il fornitore privato era nella posizione migliore per fornire un supporto tempestivo ed efficiente alla casa”. Non vi era alcuna indicazione dei criteri.

L’opposizione ufficiale in Legislatura ha suggerito la presenza di “un loro santo in paradiso”, ossia un Ministro nel territorio. l’NDP già da tempo ha chiesto di porre fine alle case a scopo di lucro. Il loro leader, Andrea Horwath, sostiene che “le case a scopo di lucro sono più pericolose e i loro residenti che contraggono Covid- 19 hanno maggiori probabilità di morire”, che nelle case senza scopo di lucro.

In una coincidenza ironica, Revera sta cercando l’approvazione governativa permettendo il trasferimento delle licenze di gestione valide per 24 delle loro case di cura a lunga degenza ad una società “holding”. Le case si trovano in tutto l’Ontario, incluse Toronto, Scarborough ed Etobicoke.

In una conferenza stampa di giovedì, Taras Natyshak, ministro ombra dell’Ndp per l’Etica, ha confermato che la ministra ha approvato anche questi trasferimenti di licenza, e che ci sono altri in coda. Non è mancata l’accusa dei motivi: il governo cerca di proteggere i dirigenti e i proprietari da eventuali procedure contenziose.

Le famiglie dei residenti che sono morti in diverse case fanno parte di molteplici cause class action contro gli operatori di case di cura a lunga degenza sostenendo negligenza. UniversalCare Inc e Revera sono già stati nominati in causa.

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