Ontario

Militari alla Tendercare? Ford temporeggia

TORONTO – Drammatica. È difficile trovare un aggettivo consono per descrivere la situazione nelle case di cura a lunga degenza nell’emergenza legata al Covid-19. E sempre più drammatica è la realtà dentro le mura della casa di cura di Scarborough Tendercare Living Centre dove un focolaio di coronavirus ha infettato almeno 145 residenti e ha causato la morte di altri 26.

Adesso l’s.o.s. viene lanciato da più parti: da un lato i medici che chiedono l’intervento dei militari, dall’altro l’mpp Doly Begum che facendosi portavoce delle famiglie degli anziani che definiscono la situazione uno “scenario da incubo”, chiede al governo Ford di scendere in campo immediatamente e commissariare la casa di cura.

«È chiaro che il governo Ford deve intervenire immediatamente e nominare un ospedale a gestire temporaneamente la Tendercare che è una struttura for-profit. Sono in gioco vite umane e non c’è un altro minuto da perdere», ha detto la deputata provinciale di Scarborough Southwest.

Nonostante lo Scarborough Health Network stia aiutando la casa in questo frangente così difficile, Tendercare Living Centre rimane sotto la gestione della società a scopo di lucro Extendicare. E gli anziani continuano ad essere in pericolo.

L’attacco di Begum al premier Ford è diretto, le parole sono dure come sassi. «Scarborough è un hotspot Covid-19 che ha urgente bisogno di risorse aggiuntive. Il rifiuto di Doug Ford di spendere i soldi per aumentare il personale e mettere in atto misure di prevenzione delle infezioni nelle case di cura a lunga degenza ha portato a ulteriori focolai e morti che potevano essere evitate – ha aggiunto Begum – Ford è seduto su circa 12 miliardi di dollari di fondi per il Covid-19 non spesi che avrebbero potuto essere utilizzati per proteggere i residenti e il personale nell’assistenza a lunga degenza, e se continua a rifiutarsi di agire, altre persone si ammaleranno, altre persone perderanno tragicamente la vita e altre famiglie saranno devastate dal dolore».

L’allarme per un pronto intervento in grado di frenare la valanga di contagi è stato lanciato, tra gli altri, dalla dottoressa Silvy Mathew dopo solo cinque ore trascorse domenica a lavorare nella casa di cura. «Dobbiamo pensare fuori dagli schemi, e se significa coinvolgere di nuovo i militari probabilmente bisognerebbe farlo ora – ha detto la geriatra – la situazione nella casa di cura è disastrosa e proprio in queto momento è necessario un aiuto per evitare ulteriori vittime».

I medici di Tendercare riferiscono che un numero sempre maggiore di residenti so.re di grave disidratazione e che il personale che deve aiutarli a mangiare e bere non è sufficiente. «Se hai bisogno dell’assistenza a lunga degenza è perché hai bisogno di aiuto. Hai bisogno di aiuto per nutrirti, lavarti, andare in bagno – ha detto Mathew – se non hai un numero sufficiente di operatori di supporto personale allora non puoi prenderti cura delle persone. Puoi far arrivare i pasti nelle camere, ma qualcuno deve aiutare gli anziani a mangiarli davvero», ha aggiunto.

Ma Extendicare è sulla difensiva ed imputa le difficoltà a circoscrivere il focolaio di Covid-19 al fatto che “i membri del personale si stanno ammalando” e ai casi che “continuano a crescere nella comunità circostante”. “Abbiamo contattato gli ospedali vicini, l’Ontario Health e le agenzie per il personale per ottenere risorse aggiuntive a supporto dell’assistenza ai residenti”, si legge in un comunicato diffuso da Extendicare.

Il ministero del Long Term Care, dal canto suo, ha affermato che lo Scarborough Health Network sta dando una mano alla casa dal 14 dicembre per aiutare a controllare l’epidemia. «Insieme ai nostri partner, stiamo intraprendendo azioni per sostenere le case per migliorare la prevenzione delle infezioni e le misure di controllo, sostenere il personale e garantire forniture adeguate di dispositivi di protezione individuale», ha detto un portavoce del ministero.

Non sembra essere in programma invece l’intervento dell’esercito per assistere ulteriormente la casa come richiesto dai medici: il ministero ha in sostanza risposto picche dicendo di riporre la fiducia nei suoi partner di tutto il settore sanitario. Il Chief Medical Officer of Health di Toronto Eileen de Villa ha affermato che “tutte le opzioni sono sempre sul tavolo” ma Mathew ha detto di credere che il “personale che un ospedale o un’agenzia potrebbe fornire per migliorare la situazione abbastanza rapidamente non è sufficiente”.

La situazione al Tendercare Living Centre – i numeri parlano da soli – è estremamente grave e l’intervento temporaneo dei medici militari, come già è accaduto la scorsa primavera, potrebbe venire in soccorso. Il governo di Ford però temporeggia. Sorge il dubbio che il rapporto che sono tenuti a redigere a missione finita, potrebbe inchiodarlo alle sue responsabilità nella strage silenziosa degli anziani.

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