Ontario

L’allarme: manca personale
nelle case di cura

TORONTO – Terza ondata di Covid- 19 in arrivo e carenza di organico nelle case di cura a lunga degenza. Non si prospetta rosea la situazione nei mesi a venire.

Il grido di allarme è stato lanciato ieri dall’Ontario Long Term Care Association anche se di certo non è un segreto che la provincia è alla ricerca di staff sanitario, operatori di supporto personale in primo luogo per le long term care, nelle case di riposo e negli ospedali.

Nell’ultimo anno il sistema è stato messo sotto pressione per la mancanza di sufficienti psw: per ovviare al problema il governo ha annunciato dapprima lo stanziamento di 4,1 milioni di dollari per sostenere la formazione accelerata dei lavoratori del settore nella provincia ed in seguito quello di 115 milioni per il training di 8.200 psw.

A giocare un ruolo determinante nella crisi è il lato economico. Il recente aumento salariale di 3 dollari l’ora annunciato a ottobre per attrarre nuovo staff nelle case di cura ha penalizzato i psw che invece lavorano nelle case di riposo.

“C’era già un differenziale salariale tra le case di cura e quelle di riposo, e quindi questo lo ha reso più evidente – ha detto il Ceo di Highview Residences Joy Birch – quello che continua ad essere al centro della mia attenzione è la situazione del personale, perché più fragile è, più si corrono rischi se arriva un vero e proprio focolaio del virus”.

Secondo gli esperti i segnali di una terza ondata di Covid ci sono tutti. I contagi, del resto, dopo una discesa costante per vari giorni ora stanno risalendo con decisione. L’unica speranza per evitare una nuova strage di anziani sia nelle case di cura che in quelle di riposo, è rappresentata dal fatto che è stata somministrata la prima dose di un vaccino contro il Covid-19. “Ci auguriamo che il vaccino funzioni e che se entra in queste strutture e qualcuno lo contrae, non devasterà le case come è successo durante i mesi scorsi”.

Nei vaccini è riposta quindi la speranza che possano essere il freno al dilagare del virus che ha messo ogni angolo del mondo in ginocchio. Ma i problemi nelle case di cura, sembrano davvero non dover finire mai.

Appena due giorni fa un ordine di conformità è stato impartito a Extendicare Inc. che gestisce il Southlake Residential Care Village a Newmarket dal region’s medical officer of health a causa del personale inadeguato e delle pratiche per il controllo delle infezioni insufficienti durante un focolaio di Covid-19.

Il Southlake Residential Care Village è una delle 72 case di cura a lunga degenza dell’Ontario che in questo momento stanno affrontando un focolaio di Covid- 19.

Ai sensi della sezione 29.2 (1) dell’Health Protection and Pro-motion Act, gli ufficiali sanitari nel mezzo di una epidemia hanno l’autorità di richiedere a una casa di cura a lunga degenza o a una casa di riposo di intraprendere azioni specifiche.

L’ordine del dottor Karim Kurji, funzionario sanitario della regione di York, richiede che Extendicare rispetti tutte le linee guida impartite per contrastare l’epidemia di Covid-19, garantisca che le attrezzature e le forniture siano accessibili al personale e ai residenti, si assicuri che il personale sia sufficiente per rispondere all’epidemia e che tutto lo staff e i visitatori utilizzino dispositivi di protezione individuale.

Il mancato rispetto di un ordine della Sezione 29.2 (1) potrebbe comportare una multa giornaliera fino a $5.000.

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