Ontario

Case di cura, Andrea Horwath all’attacco

TORONTO – Andrea Horwath attacca il governo Ford e lo fa a muso duro. La leader dell’NDP non riesce proprio a mandar giù la decisione della ministra del LTC Fullerton di non prorogare fino al 31 dicembre la scadenza dell’investigazione della Long Term Care Commission che deve determinare cosa non è andato per il verso giusto nelle case di cura durante la prima ondata della pandemia e formulare raccomandazioni affinché non accada più.

Ieri, la Horwath durante l’Assemblea legislativa ha proposto di concedere alla Commissione l’estensione del termine ultimo per la presentazione del rapporto. “Sebbene i problemi siano iniziati anni fa, oltre 3.700 persone hanno tragicamente perso la vita a causa del Covid- 19 nelle case di cura e i focolai del virus ancora presenti causano paura e isolamento. Non è il momento di interrompere le indagini, non mentre la pandemia è ancora in corso – ha tuonato la leader endippina – Doug Ford sta chiudendo i lavori della Long-Term Care Commission nonostante l’esplicita richiesta di proroga da parte dei commissari, sembra il tentativo del suo governo di nascondere un disastro. Ford ha dato la priorità alla protezione delle società di assistenza a lunga degenza a scopo di lucro dalle cause legali rispetto alla protezione degli anziani in cura. Ora vuole evitare che tutto questo venga passato al vaglio mentre i nostri cari stanno pagando il prezzo della sua decisione”.

Inoltre una mozione urgente dell’NDP ha chiesto un aumento salariale immediato e permanente per i PSW. Quel che il governo ha invece annunciato ieri è lo stanziamento di oltre 4.1 milioni di dollari per la formazione di 373 nuovi operatori di supporto personale (PSW) affinché l’Ontario possa fornire la migliore assistenza agli anziani e ai residenti delle LTC. Dell’aumento di paga nessun accenno.

Migliore assistenza che sembra non aver trovato posto al Tedercare Living Centre. Con i suoi 81 residenti morti a causa del Covid-19 la casa di cura a lunga degenza di Scarborough si è guadagnata, ahimè, la maglia nera in Ontario. Ma quel che è ancora più sconcertante è che per ben 13 volte – tra il 7 e il 20 gennaio – gli ispettori provinciali hanno riscontrato nella LTC il mancato rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza: dalla mancata somministrazione di acqua a sufficienza ai residenti all’uso improprio dei dispositivi di protezione personale, dalla scarsità di misure atte a prevenire le infezioni alla somministrazione dei farmaci lontano dagli orari stabiliti.

Alcuni problemi di non conformità riportati nell’ultimo rapporto di ispezione del ministero del LTC dell’Ontario erano stati già rilevati in un rapporto del 17 dicembre 2020: anche in questo caso i dispositivi di protezione individuale non venivano indossati dal personale che oltretutto andava di stanza in stanza senza cambiarsi il camice. E non è tutto. Il mancato riposizionamento degli anziani con una certa frequenza, si è tradotto in più casi, in lesioni cutanee. E oltretutto Tendercare, hanno scoperto gli ispettori, non è riuscita a garantire che il personale rispettasse la tolleranza zero nei confronti degli abusi e della trascuratezza verso i residenti.

Ma nonostante le gravi inosservanze delle normative, la casa di cura gestita da Exendicare se l’è cavata con un semplice avvertimento scritto. Tutto è finito insomma a tarallucci e vino.

Non sono disposti invece a chiudere un occhio i familiari dei residenti morti per il Covid: una class action per 200 milioni di dollari di risarcimento è stata lanciata contro Exdendicare.

Al momento in cui andiamo in stampa non c’è ancora stato il voto a Queen’s Park sulla proposta dell’NDP: sembra scontato comunque che gli mpp di Ford la bocceranno.

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