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Lotta alla pandemia
e ripresa economica, al via
vertice G7 in Cornovaglia

TORONTO – Contrasto globale alla pandemia, strategia comune sul fronte vaccini, inchiesta sulle origini del Covid. Ruoterà attorno a questi tre temi il vertice G7 di questo fine settimana in Cornovaglia, Inghilterra.

Si tratta del primo meeting in persona tra i leader G7 dalla tarda primavera del 2019, visto che lo scorso anno l’incidenza della pandemia su scala mondiale fece saltare il vertice in programma.

Il primo ministro canadese Justin Trudeau, inoltre, porterà sul tavolo della discussione anche altri temi, tra i quali la lotta ai cambiamenti climatici su scala mondiale e un’azione coordinata per la ripresa dell’economia globale dopo questo anno e mezzo di pandemia.

Oltre al vertice G7, per Trudeau c’è in programma la partecipazione al meeting dei Paesi della Nato in programma a Bruxelles, in Belgio, e infine il meeting bilaterale Canada-Unione Europea. Per il leader liberale si tratta del primo viaggio all’estero dallo scoppio della pandemia. Trudeau, che ha ricevuto solamente una dose di AstraZenaca, al suo ritorno dovrà trascorrere tre giorni di quarantena in un hotel di Ottawa e altri 11 giorni di autoisolamento a casa.

Alla vigilia del vertice G7, intanto, emergono alcune indiscrezioni su quanto sarà discusso in Cornovaglia. Secondo Bloomberg, i leader dei Paesi del G7 chiederanno una “nuova e trasparente” indagine sull’origine del Covid-19 all’Organizzazione mondiale della sanità.

La richiesta sarebbe presente nella bozza del comunicato finale visionata dall’agenzia di stampa, nel quale i leader delle sette economie avanzate sottolineano gli sforzi per porre fine alla pandemia entro il 2022. La richiesta fa seguito alle azioni intraprese dagli Stati Uniti, che hanno annunciato nuove indagini sull’origine della pandemia di Covid-19 affidate all’intelligence in relazione alla possibilità di una fuoriuscita del virus dal laboratorio di virologia di Wuhan, ipotesi ritenuta finora “estremamente improbabile” dagli esperti dell’Oms. La stessa richiesta, sempre secondo Bloomberg, dovrebbe essere contenuta in una bozza della dichiarazione del vertice Ue-Usa. Nella bozza del comunicato finale del G7, i leader si impegneranno a distribuire a un miliardo di dosi di vaccini contro il Covid-19 in più per accelerare gli sforzi di immunizzazione globale contro il coronavirus.

Secondo quanto anticipa il Washington Post, invece, il presidente americano Joe Biden annuncerà l’acquisto di centinaia di milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech per donarle ai Paesi più svantaggiati.

Stando a quanto riporta Politico, l’Amministrazione Biden intende acquistare 500 milioni di dosi del vaccino Pfizer da distribuire ad altre nazioni. La decisione potrebbe portare alla distribuzione di 200 milioni di dosi già a partire da quest’anno, con ulteriori 300 milioni di dosi che verranno distribuite nella prima metà del 2022. Le dosi di vaccino verranno consegnate attraverso l’iniziativa Covax a 92 Paesi in via di sviluppo e all’Unione africana.

Il nuovo ordinativo di vaccini Pfizer-BioNTech raddoppierebbe l’iniziale accordo stipulato dall’Amministrazione Usa per l’acquisto di 600 milioni di dosi, dei quali 300 milioni sono finora stati destinati alla popolazione degli Stati Uniti.

Per Biden quello in Cornovaglia sarà il primo vertice G7 da presidente, dopo la partecipazione in passato come vice presidente dell’amministrazione Obama. Prima assoluta, invece, per Mario Draghi in qualità di presidente del Consiglio italiano.

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