Mondo

Italia, il più grande deposito
di corazzati in disuso

Come mai a fare il lavoro di adattamento è la Rheinmetall Italia? Perché noi abbiamo il più grande deposito al mondo di mezzi corazzati in disuso, fra cui moltissimi Leopard 1a5 e 1a3, proprio i modelli più moderni.

A Lenta, nel Vercellese, c’è un deposito con 3000 mezzi corazzati, fra cui anche M113 e mezzi più moderni come le autoblindo Centauro e VCC1, li per essere demoliti o venduti. Ovvio che sia la Rheinmetall Italia la più preparata per lavorare su quei mezzi, ed abbia i pezzi di ricambio a disposizione.

Dato che i tedeschi fanno i contratti, ma poi sono gli italiani che fanno il lavoro serio, a modernizzare i mezzi sarà la filiale italiana Rheinmetall Italia. Una scelta in realtà logica, come vi riveleremo fra poco.

La versione 1A5 era l’ultima di produzione e in uso ancora a diversi paesi, dotata di una corazza migliorata, possibilità di aggiunta di corazzatura MEXAS (ceramica anti missile), sistema di stabilizzazione del pezzo avanzato e di visione notturna. Curiosamente il Canada ne potrebbe mandare anche lui una sessantina, ma, pur essendo così anti-putiniano, non lo ha fatto.

I tedeschi sono dei grandi, lo ammetto. Perfino in questa guerra maledetta riescono a fare affari vendendo dei ferri vecchi modernizzati.

Rheinmetall ha concluso un accordo per la vendita di 50 carri armati Leopard 1 modernizzati alla versione 1A5, la più moderna, all’Ucraina.

L’azienda potrebbe consegnare i primi carri armati in sei settimane e il resto nei tre mesi successivi se ottiene il via libera dal governo tedesco, ha detto a Handelsblatt l’amministratore delegato Armin Papperger. E , da quello che risulta in un articolo di Reuters, non dovrebbero avere difficoltà ad ottenere il via libera.

Cesare Lanza

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