Il Commento

Mississauga: un tuffo nel futuro ricordandoci del nostro passato

MISSISSAUGA – È il mese dedicato a commemorare e celebrare il contributo italiano allo sviluppo del Canada ed all’evoluzione della cultura che chiamiamo ethos canadese. Un valore plasmato da una grande ambizione, da un’indomita perseveranza di fronte alle avversità e dalla convinzione che il duro lavoro, per quanto faticoso, possa produrre un futuro invidiabile ovunque.

La Mississauga contemporanea è uno di questi luoghi. Quella che un tempo, appena 51 anni fa, ospitava pittoresche comunità quasi rurali (si pensi a Cooksville, Clarkson, Port Credit, Lorne Park, Streetsville, Erindale, Malton ecc.), è ora una città fiorente che si avvicina al milione di abitanti. Non ci sono più i campi da golf che frequentavo da studente universitario e le piantagioni di pomodori dove accompagnavo mia madre e le mie zie a “raccogliere” la frutta per il rituale annuale della salsa.

Gli italocanadesi sono sempre stati lì: modesti, hanno dato il massimo mentre crescevano le loro famiglie, aprivano attività commerciali e contribuivano alle infrastrutture sociali. Alla fine degli anni Sessanta, amici e parenti provenienti dalla “Piccola Italia” di Danforth (Pugliesi) o St. Clair (Laziali) iniziarono a trasferirsi in questo territorio appena scoperto. Nel corso dei decenni, nacque una città che oggi è la settima più grande del Paese, demograficamente parlando. Sebbene la popolazione di etnia italiana non sia più numerosa come un tempo, il suo impatto è testimoniato dal riconoscimento di coloro che sono rimasti, hanno resistito e hanno contribuito a trasformare “una sonnolenta conca” nella dinamica città moderna che è oggi.

Diverse organizzazioni della comunità, tra cui la Mississauga Italian Canadian Benevolent Association (MICBA), il Roseto Valfortore Cultural Centre e l’Huron Park Italo Canadian Seniors Club (HPICSC), si sono unite al gruppo Fashion Circuits Series, a ItalFlorists e al Treport Convention Center, tra gli altri, per dare visibilità ad alcuni personaggi della città meritevoli da lunga data e raccogliere fondi per Trillium Health Partners.

Il tema di quest’anno promosso dai co-organizzatori della Fashion Circuit Series era “Educate. Showcase, Grow. Innovate“. Hanno messo in risalto il contributo di nove persone e/o delle loro organizzazioni alla società di Mississauga. La maestra di cerimonia, Ester Paris Mauro, li ha omaggiati tutti nella sua presentazione: Irene Chito (Irene’s Celebrity Cakes), Guerino Molinaro (Molinaro’s Fine Italian Foods Ltd.), Jim Colalillo (Colalillo Automotive), Domenico Vincenzo Cristiano e Domenica Cristiano (Aurora Meat and Cheese), Giancarlo Bozzo (La Villa Bakery and Fine Foods), Frank Stendardo (HPICSC), Adelio Cicchetti (Deri Bakery), Nando Iannicca (Presidente Regionale Peel) e l’intero direttivo del Centro Culturale di Roseto Valfortore. Era presente anche il ministro del governo provinciale Rudy Cuzzetto.

Naturalmente, essendo questo un mese italiano, l’evento sarebbe stato incompleto se non fosse stato per la presenza e la sfilata dei Carabinieri, dei Bersaglieri e degli Alpini, tutti introdotti da un superbo soprano, Caterina Gliosca (Coro San Marco), e da Carmine Spada, fisarmonicista.

Quest’anno la celebrazione ha presentato un elemento specifico della Ciociaria, regione del Lazio (la cui capitale è Frosinone, risalente all’epoca preromana): le scarpe – le ciocie – che danno il nome alla zona e ai suoi abitanti; le ciambelle, un prodotto da forno domenicale immancabile; e naturalmente i caratteristici abiti tradizionali che le donne indossavano per mettere in risalto il proprio fascino… alla Gina Lollobrigida. A proposito, le eleganti signorine della Fashion Circuit Series hanno fatto del loro meglio per emularla con danze e stile.

Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù

Qui sotto, una fotogallery dell’evento, con alcuni video a seguire

 

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