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La crescita personale è giusta,
l’importante è non strafare

Da qualche mese sono iscritta alla newsletter di Andrea Giuliodori (nella foto sopra), un bestsellerista che forse in Canada non è molto conosciuto. Una newsletter o “bollettino” è un aggiornamento informativo periodico che un ente invia a un determinato target ( i suoi utenti) aggiornandoli sulle proprie attività. Giuliodori, in particolare, è famoso per essere il fondatore di efficacemente.com, il primo blog italiano sulla crescita personale.

Oltre ai libri e ai podcast, mi piace iscrivermi a tutti quei siti che un giorno a settimana o qualcuno di più ti mandano un’email in cui trattano di un tema diverso. Ed è stato questo il caso con “Efficacemente”. Lo trovo veramente interessante e motivante (per rimanere in tema) ed è un modo rapido, innovativo e che implica poco sforzo per imparare cose nuove.

In particolare, l’argomento della crescita personale (serie di azioni che portano al miglioramento delle proprie abilità, competenze, conoscenze, qualità morali e personali) mi ha sempre affascinata.

Questo perché credo che alla fine, per non annoiarsi a morte qui sulla terra, sia necessario dare uno scopo alla nostra vita, cercare una cosa che ci piaccia così tanto da farci venire voglia di sudare venti camicie per raggiungerla!

E perché non la cura della propria persona sotto tutti gli aspetti?

In fondo se impariamo ad amarci e stare bene con noi stessi, insegneremo agli altri come dovrebbero amarci e riusciremo anche noi ad apprezzare di più il prossimo.

Ovviamente un percorso del genere è fatto di alti e bassi, di sfide continue ma anche di piccoli traguardi e grandi soddisfazioni.

Esso necessita di un grande carico di forza di volontà e di tanti sacrifici.

Ma ricordiamoci che alla fine chi ci guadagna siamo noi!

Puntare su sé stessi e lavorare per migliorarsi non deve essere visto come un atteggiamento egoistico, anzi personalmente trovo più facile occuparmi con cura degli altri piuttosto che di me stessa ( e sbaglio).

Coloro che decidono di intraprendere il cammino di crescita personale sono persone meritevoli e coraggiose: restare costanti e seguire una determinata routine non è semplice.

Per iniziare questo tanto discusso percorso bisogna procedere per piccoli passi, come dice Giuliodori.

Partire dalle cose più semplici, da piccoli obiettivi come ad esempio: svegliarsi presto, bere più acqua, muovere il proprio corpo, leggere le notizie del giorno.

Questa serie di azioni che possono sembrare scontate e basilari sono buone abitudini che dovrebbero far parte della vita giornaliera di tutti.

Con questa discussione sulla motivazione, sui sacrifici e sulla forza di volontà non voglio lasciare da parte un altro elemento che, a mio parere, non andrebbe dimenticato: i piaceri della vita.

Sì, lavorare sodo per qualcosa ci rende persone più motivate, cariche, sicure e un giorno darà i suoi frutti.

Sì, i sacrifici sono necessari per concentrarsi sulle cose giuste al momento giusto.

Ma non per questo dovremmo rinunciare a tutti gli svaghi o eventi non programmati della nostra vita, sennò che razza di vita sarebbe?

La chiave è l’equilibrio!

Nessuna delle due cose può funzionare da sé, senza il sostegno dell’altra.

Non siamo macchine senza tasto “stand by” ma nemmeno amebe che passano la vita sul divano, senza aspirazioni o passioni.

La cosa davvero davvero importante alla fine della giornata è la gioia e la soddisfazione di aver vissuto le ultime 12 ore svegli al nostro massimo, per poter andare a dormire sereni in attesa di un altro magnifico giorno (sempre restando realisti).

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